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Ferrari-Jean Todt, "la situazione è cambiata": ribaltone, perché la trattativa cola a picco

Lorenzo Pastuglia
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Proprio lunedì scorso, 10 gennaio, la Ferrari ha ufficializzato il nuovo assetto dirigenziale varato dall’a.d delegato di Maranello, Benedetto Vigna, nel quale è stato riconfermato anche Mattia Binotto come capo per la Gestione Sportiva. Nella lista, però, non figura Jean Todt, che ha terminato lo scorso 17 dicembre il suo terzo e ultimo mandato da presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile (o Fia), sostituito oggi dallo sceicco ed ex pilota, Mohammed Bin Sulayem. E dunque sembra allontanarsi il ritorno di Todt in Emilia nel ruolo di super-consulente, sia per quanto riguarda la Scuderia che per quanto concerne il prodotto stradale. 

 

Saward: “Trattativa che non andrà in porto”
La trattativa era nata da un confronto tra lo stesso Todt e il presidente della Ferrari, John Elkann, ospite dell’ultima edizione della 24 ore di Le Mans (alla quale ha dato il via ufficiale sventolando il tricolore francese). Prima che l’ex direttore della Ferrari annunciasse di voler fare “qualcosa di nuovo nel mio prossimo futuro”. 

 

Se poi uno dei giornalisti più noti per la F1, Joe Saward, aveva affermato che il suo ritorno fosse molto vicino, in questi lo stesso ha ammesso che questa ipotesi è destinata al tramonto: “Una fonte interna alla Ferrari mi ha messo in guardia dal definire sicuro l’approdo di Jean Todt in Ferrari — ha scritto nel suo blog Saward —. Lo era prima di Natale, ma la situazione è cambiata. Non è detto che ci possa essere un ulteriore ribaltone, ma molto probabilmente questa trattativa non andrà in porto”.

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