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Djokovic senza vaccino, Nicola Pietrangeli: "Cosa dovrebbero fare ora gli altri giocatori"

Lorenzo Pastuglia
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Una speciale esenzione permetterà a Novak Djokovic di partecipare ai prossimi Australian Open, ma dopo l’annuncio del serbo — che non ha mai ammesso di essersi vaccinato — sono partite numerose le critiche dei fan. Un altro grande tennista, ma del passato, il nostro Nicola Pietrangeli, ha commentato il caso a LaPresse: “Non va bene, essendo il numero 1 dovrebbe essere il primo a dare l’esempio — ha detto — Non ho niente contro di lui, ma è una cosa brutta”. E ancora: “È un brutto messaggio che si manda, allora vuol dire che è solo una questione di interessi, di soldi e non si pensa alla salute degli atleti”. 


La nota di Tennis Australia - Pietrangeli tuona ancora: “Se è una caduta di stile da parte di Djokovic? Penso di si. I giocatori potrebbero anche fare sciopero, a questo punto che giochi da solo insieme a quelli che non si vogliono vaccinare. Se sei il numero 1 devi essere rispettato ma devi anche rispettare. Se il numero 34 del mondo dice non vengo in Australia, non gioca. Se lo dice il numero 1 invece gioca. Così non va bene”. Poche ore prima, il tentativo di chiarimento era arrivato direttamente da Tennis Australia: “Djokovic ha chiesto un'esenzione medica che gli è stata concessa a seguito di un rigoroso processo di revisione che ha coinvolto due gruppi indipendenti di esperti medici”.

Assente Sandgren perché non vaccinato - A far scricchiolare la situazione già di per sé fragile è però arrivata subito dopo la notizia dell’assenza di Tennys Sandgren – statunitense, numero 96 al mondo, due volte tra i migliori otto tennisti a Melbourne (2018 e 2020) – in quanto non vaccinato.

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