Charles Leclerc, addio Ferrari? "La clausola nel contratto", voci pesantissime da Maranello
Il pit-stop con la prima Safety Car gli ha tagliato le gambe, regalando al 10° posto ad Abu Dhabi. E con Carlos Sainz alla fine davanti a lui tra i piloti in campionato — lo spagnolo è anche finito sul podio così come Lando Norris — la stagione per Charles Leclerc non è finita delle migliori. Secondo La Gazzetta dello Sport, nel 2022 la Ferrari è chiamata alla vittoria se vuole tenersi stretto il pilota monegasco, perché l’arrivo dell’ex pilota McLaren ha creato un nuovo antagonismo che forse non ci si aspettava. Il Piccolo Principe, a fine 2019, era stato giustamente investito del ruolo di leader, dopo le strepitose vittorie a Spa e a Monza nella stagione del debutto con la Ferrari, quando aveva ottenuto anche sette pole position e altri otto podi. Ma Sainz ha saputo tenergli testa molto bene, soprattutto in gara, pezzo forte dello spagnolo, che è soprannominato "Smooth Operator" per l’abilità nella gestione di corsa.
Charles ha ancora l’intenzione di vincere con la Ferrari ed è blindato da un contratto fino al 2024, ma sarebbe prevista una clausola di rescissione se nel 2022 la Ferrari non si piazzerà almeno al terzo posto fra i Costruttori, come quest’anno. Dunque, scrive la Rosea, “per tenerselo stretto ed evitare tentazioni altrove (per esempio alla Mercedes se Hamilton dovesse ritirarsi), è necessario che la rossa sia competitiva e che il pilota senta la fiducia e la considerazione da parte del team come all’inizio”.
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Per questo la prossima stagione sarà “un anno chiave sia per il rilancio della Ferrari sia per l’affermazione definitiva di Leclerc. Inoltre, un eventuale ritorno di Jean Todt a Maranello nel ruolo di super consulente farebbe cambiare gli scenari”.