Papa Francesco in imbarazzo, Ibrahimovic in Vaticano: "Le piace?", il "regalino" che lascia Bergoglio di sasso
La visita di Zlatan Ibrahimovic in Vaticano e l'incontro con Papa Francesco, sui social, scatena ogni tipo di ironie, meme e battute, comprese quelle che flirtano con la blasfemia e dunque qui non riportabili. Di certo, per una volta, il bomber 40enne del Milan nei pochi minuti faccia a faccia con Bergoglio ha per così dire deposto le armi e abbandonato l'aria spavalda e irriverente che lo ha reso uno dei personaggi più discussi e amati (e odiati) del calcio negli ultimi 20 anni.
Emozionatissimo, lo svedese si è presentato così al Santo Padre: "Ho portato qualcosa per lei e ci tenevo a dargliela personalmente". Una maglia del Milan o della Svezia? No, l'ultimo libro autobiografico di Zlatan, Adrenalina, scritto con il giornalista della Gazzetta dello Sport Luigi Garlando, che finisce dritto dritto nelle mani di Bergoglio: "Questa è una parte della mia storia, contiene la descrizione della mia vita e un piccolo messaggio", sono le parole di Ibra.
"Lo leggerò volentieri", ha risposto Bergoglio, che notoriamente è grande appassionato di calcio nonché tifosissimo del San Lorenzo, ricambiando il dono porgendo a Zlatan il testo di Lo sport secondo Papa Francesco.""Lo sport è un messaggio di umanità e grandezza", gli ha ricordato. Ibra ha preso la palla al balzo dando, questa volta sì, la maglietta numero 11 del Milan, la sua. "Le piace il Milan? Io con questa faccio un po' di magie in campo...", ha azzardato. Bergoglio ha glissato, ringraziando il bomber per un regalo "così personale".