Max Biaggi? "Io a Montecarlo, lei a Milano": ecco la sua nuova donna, bellezza stordente
Max Biaggi ha appena realizzato il record mondiale di velocità con una moto elettrica: ha raggiunto 455.7 a Cape Canaveral, in Florida. "Questo progetto unico ed estremo ha riacceso la miccia, ha riattivato una passione dormiente. Sono rimasto conquistato dall'idea di Gildo Pastor, presidente del Gruppo Venturi, che da zero ha creato un mezzo a due ruote capace di raggiungere velocità supersoniche. Quando mi proposero questa sfida, due anni fa, non pensavo affatto che una moto a propulsione elettrica potesse viaggiare tanto forte. La mia scala di valori era fatta di motori tradizionali con un tot di cavalli e un suono conseguente. Quindi si tratta di una esperienza inattesa e diversa che richiede una attitudine specifica per filare su tratti rettilinei", racconta Biaggi al Corriere della sera parlando del record.
Il ricordo della madre che lo abbandonò da piccolo è ancora presente: "Quello fu un avvenimento importante ma penso che la moto e tutto ciò che riguardava questo mondo divennero il rifugio perfetto per non pensare ad altro. Ho dato anima e corpo alle corse, anche perché dovevo recuperare anni di formazione perduti, non avevo potuto seguire la trafila solita, dalle minimoto in su. Mi sono perso una parte di vita da atleta lunga dai 7 ai 18 anni di età e sono stato costretto ad imparare a comportarmi da professionista molto in fretta". Mio padre mi è stato vicino in ogni momento, gara dopo gara, sin dagli esordi, senza essere mai invadente. Per me era fonte di tranquillità vederlo nei miei pressi, anche per un solo minuto, magari bastava una occhiata nel paddock. Uno sguardo, una parola e avevo rifatto il pieno", ricorda.
Il rapporto con i due figli e con la nuova fiamma Francesca Semenza: "Ho rinunciato a babysitter e assistenti, preferisco fare da solo, pur non sapendo bene come, talvolta. Ho imparato. Cucino, li assisto nei compiti, li sistemo prima di uscire, sono convinto che questo modo di stare insieme migliori la qualità del rapporto. E produce gioia da condividere. Con Francesca funziona. Facciamo del nostro meglio. Anche se con i bambini non ci incontriamo quasi mai, io vivo a Montecarlo, lei a Milano". Infine il ricordo delle sfide con Valentino Rossi: "E' accaduto, semplicemente. Una fase della mia carriera è coincisa con una fase della sua. Ci siamo trovati vicini. Non è possibile gestire completamente il proprio percorso e non mi pare giusto star qui ora a giudicare ciò che accadde. Penso che l'incrocio abbia offerto giorni belli e giorni brutti e comunque per me si tratta di un ricordo più positivo che negativo", conclude Biaggi.