Cerca
Cerca
+

F1, Nikita Mazepin e il regalino milionario di papà: Haas, roba sconcertante ai box

  • a
  • a
  • a

Un nuovo telaio per Nikita Mazepin. L’imprenditore e papà del pilota Haas, Dmitry Mazepin, lo ha fatto per davvero per garantire a suo figlio migliori prestazioni in pista sulla VF-21, come dichiarato dall’uomo a Match TV: “Ho pagato personalmente per la costruzione di un altro telaio con il benestare della squadra, perché riteniamo tutti che i piloti debbano competere allo stesso livello ed alle medesime condizioni — ha detto — È stato un vero problema per la squadra, ma siamo riusciti a risolverlo insieme”. 

Il problema del telaio vecchio - Per poi proseguire: “Nel corso dell’anno un telaio è andato distrutto dopo un brutto incidente e ne è stato costruito uno nuovo, destinato però a Schumacher — ha detto Mazepin senior — Nikita è invece sceso in pista con quello vecchio, dando subito un feedback molto diverso. A giugno siamo arrivati ad un patto tra me ed il team, in cui i piloti avrebbero si sarebbero alternati la nuova componente per far sì che ci fosse la possibilità di confrontarsi ad armi pari. Nikita ha concluso un buon weekend con il telaio più fresco, mentre Mick ha avuto un incidente”. Così, a quel punto, “ho pagato personalmente per la costruzione di un altro telaio con il benestare della squadra, perché riteniamo tutti che i piloti debbano competere allo stesso livello ed alle medesime condizioni”.

Nikita Mazepin: “Papà da giovane era molto povero”

Anche Mazepin junior ha rilasciato poi un’intervista, ma agli olandesi di Formule 1, rispondendo così al tema del suo essere ‘privilegiato’ all’interno del Circus: “Non ho alcun interesse ad essere falso – ha spiegato alla rivista – e non sono condizionato dalle opinioni altrui. Sono qui perché me lo merito e me ne andrò quando perderò la passione per questo sport. Pochissime persone sanno che la famiglia era ancora povera quando io ero bambino, e mio padre è nato a sua volta in condizioni di maggior ristrettezza economica. Sua madre ha dovuto attendere due anni prima di potergli fare un regalo di compleanno”.

Dai blog