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Juventus e plusvalenze fittizie, cosa rischia il club. L'indagine su Agnelli e Nedved, le voci sul terremoto sportivo

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Cosa rischia la Juventus? La Procura della Repubblica di Torino ha aperto una indagine per falso in bilancio a carico di sei dirigenti bianconeri, tra cui il presidente Andrea Agnelli e il vicepresidente Pavel Nedved. Il sospetto è che dietro il giro di plusvalenze fittizie del calciomercato ci sia un trucco contabile per "sistemare" i traballanti conti della società. Alla indagine Prisma si aggiunge quella della procura della Figc che potrebbe avere ripercussioni sul piano sportivo. "Partendo da presupposti simili - ricorda la Gazzetta dello sport - il Chievo ha ricevuto tre punti di penalizzazione". Ma in questo caso, potrebbero incidere anche gli sviluppi della inchiesta penale. E non poco. 

 

 

 

 



"False comunicazioni di società quotate in Borsa" e "false fatturazioni", questi i possibili reati contestati. L'inchiesta penale potrebbe aprire nuovi orizzonti anche per la giustizia sportiva, che pur avendo incrociato il tema in molte occasioni si è spesso considerata "disarmata", o quasi. Precedente più unico che raro, appunto, quello del Chievo nel 2018. condannato con una penalizzazione per  "reiterata violazione ed elusione delle norme di prudenza e correttezza contabile" anche se la richiesta iniziale era di ben 15 punti di penalizzazione.

 

 

 

 

 

 

La distanza tra la richiesta dell'accusa e la decisione della Corte sportiva è dovuta proprio alla grande discrezionalità affidata ai giudici dall'articolo 31 del Codice di giustizia della Figc. In caso di mancata violazione in termini di licenza Uefa, spiega sempre la Gazzetta dello sport, il rischio sportivo è relativo: "Ci si ferma alla ammenda con diffida nel comma 1". In caso di violazione del Comma 2, che riguarda "chi tenta di ottenere l’iscrizione a una competizione cui non avrebbe potuto essere ammessa", si arriva appunto ai punti di penalizzazione e, a seconda dell'entità della frode sportiva. fino alla esclusione dal campionato.

 

 

 

 

 

 

"Ma è chiaro - sottolinea la Gazzetta dello Sport - che si tratta di situazioni di estrema gravità e i contenuti dell’inchiesta Prisma sono ancora tutti da decifrare". Innegabile però che se l'indagine penale porterà all'evidenza reati sostanziali, per la prima volta nella giustizia sportiva del calcio italiano potremmo assistere a un verdetto "esemplare", un monito a tutte quelle società che, in un modo o nell'altro, hanno fatto ricorso in questi anni difficili a qualche maquillage contabile. E la mente di molti tifosi, bianconeri o meno, corre inevitabilmente a quanto accadde nell'estate 2006, quella di Calciopoli.

 

 

 

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