Fabrizio Miccoli in carcere, si costituisce a Rovigo. Il retroscena drammatico sulla sua "fuga"
Per costituirsi ha attraversato tutto il Paese: da Lecce, dove vive, è arrivato a Rovigo e ha bussato alle porte del carcere dove dovrà scontare la condanna a 3 anni e sei mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso, divenuta definitiva martedì sera. Un epilogo amaro per l'ex bomber del Palermo Fabrizio Miccoli, travolto, prima ancora che dalla vicenda processuale, dalle polemiche per i vergognosi insulti rivolti al giudice Giovanni Falcone da lui definito «un fango».
Fabrizio Miccoli andrà in carcere. Estorsione con metodi mafiosi, la durissima sentenza definitiva
Parole che anche molti tifosi non gli hanno perdonato. A nulla, infatti, sono servite le scuse e le lacrime dell'ex calciatore che ha anche chiesto di incontrare la sorella del giudice Falcone. L'ex calciatore, dice il suo avvocato Antonio Savoia, che lo ha accompagnato in carcere, «è un uomo distrutto». La decisione di Miccoli di costituirsi a Rovigo e non a Lecce è da ricondurre alla volontà di «stare lontano il più possibile da tutti».