Daniil Medvedev e l'orologio da 200mila euro sparito: "Cosa pensavo che fosse", la difesa del responsabile
Nuovi sconcertanti dettagli sul "furto" dell'orologio da 200mila euro a Daniil Medvedev, tennista rosso fresco di secondo posto alle finali Atp di Torino. Dopo la premiazione, e prima di mettersi a tavola per la cena con la fidanzata, Medvedev si accorge che il suo prestigiosissimo Bovet OttantaSei, un gioiellino in oro rosso e titanio, è letteralmente sparito. A quel punto, spiega la Stampa, torna al PalaAlpitour e chiede ai responsabili del palazzetto di cercare il prezioso orologio negli spogliatoi. Non si trova, e così nella control room analizzano le immagini delle telecamere a circuito chiuso. Dalla porta di Medvedev sono uscite solo due persone: una è un addetto alla sicurezza, identificato, l'altro è un giovane sconosciuto con un sacchetto in mano. Era lui ad avere l'orologio.
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"Era stato preso da un operatore di una società che stava ritirando gli asciugacapelli dal palazzetto - spiegano i responsabili smentendo l'ipotesi del furto -. Voleva consegnarlo al suo capo. Il mattino dopo: è in perfetta buonafede". Ma qualcos'altro non torna. "L'addetto non si è reso conto dal valore dell'orologio. Che sulla cassa ha scritto Bovet Pininfarina: lo ha scambiato per un gadget". Ecco perché ora la Procura di Torino ha aperto un fascicolo. Alle 23.42, il capo dell'addetto rassicura un dirigente Atp: mandandogli un messaggio: "Trovato l'orologio. Sentiamoci domani". Il dirigente però non lo vede e nessuno avvisa Medvedev, che nel frattempo stava procedendo alla denuncia di furto.
L'indomani, altro mistero: Medvedev è già ripartito per Montecarlo, il responsabile consegna l'orologio al dirigente, che stava ripartendo all'aeroporto con la sua famiglia. Con grande nonchalance, il dirigente anziché partire per Montecarlo e riconsegnare l'orologio a Medvedev se lo mette al polso: "Pensava di riconsegnarlo lui stesso al tennista - conclude la Stampa -, tra poche settimane, alla finale di coppa Davis, a Madrid".
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