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Yannik Sinner e lo sbadiglio di Medvedev, "quando conterà di più". Dopo lo sfregio, parole da godere

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Sta già pensando alla vendetta, Jannik Sinner. Il tennista altoatesino è uscito a testa altissima dal match contro il russo Daniil Medvedev, testa matta del circuito Atp, stella del tennis mondiale un po' maleducato e certo fuori dalle righe. La mente di Sinner, entrato nella top ten mondiale, è già proiettata alla Coppa Davis in cui la squadra azzurra, pur senza l'altro asso Matteo Berrettini infortunato proprio alle Atp Finals (aprendo così le porte al "ripescaggio" di Sinner), si presenta con grandi sogni di gloria. Ma la mente non può tornare allo sbadiglio di Medvedev, che aveva vinto il primo set 6-0.

 

 

 

 



Il resto della gara è stato da grande giocatore qual è, con classe, coraggio e un po' di sfacciataggine. "Io non ho mai paura, qualsiasi cosa succeda in campo - ha spiegato l'enfant prodige della nostra racchetta -. Sono nato come sciatore, uno sport in cui se cadi rischi di farti male. Qui nel tennis, mal che vada ti prendono a pallate. Paura non ne ho. Certo non ti fa piacere quando prendi 6-0 in 23 minuti. Ma sono abituato a tirarmi fuori dalle difficoltà e questo si vede. Lo impari facendo allenamenti e partite in cui fatichi a trovare soluzioni".

 

 

 

 

 



Assicura di non essersi nemmeno accorto dello sbadiglio di noia che gli ha riservato il numero 2 al mondo Medvedev in partita, sfiorandolo. "Se mi ha dato fastidio l'atteggiamento di Daniil? Non so cosa dire. Alla fine ha vinto, spero di rigiocare con lui quando la partita conterà di più. E vedremo cosa farà". Le premesse per un riscatto sportivo ci sono tutte.

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