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Formula 1, uno tsunami di nome Volkswagen: "Ecco a chi fornirà i motori", equilibri stravolti nel circus?

Lorenzo Pastuglia
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Audi o Porsche? Quello che appare certo, scrive La Gazzetta dello Sport, è che il Gruppo Volkswagen sia vicino a entrare in F1. Prima, però, bisogna definire il regolamento sui motori in tempi brevi, perché la progettazione delle nuove power unit (che utilizzeranno carburanti sempre più ecologici) richiede parecchi anni. E c’è anche da stabilire quale marchio entrerà nel Circus, e se il debutto avverrà nel 2025 o più probabilmente nel 2026. Nelle trattative sono intervenuti sia i vertici di Audi che quelli di Porsche. “Per la prima, la F1 avrebbe una ricaduta promozionale diretta sulla produzione di serie — è scritto nell’articolo della Rosea — mentre la seconda potrebbe utilizzarla come fiore all’occhiello della propria attività sportiva”.

 

 

 

L’altra questione da capire, poi, è se il Gruppo Volkswagen, alla ricerca di un partner forte, vorrà legarsi alla McLaren o alla Red Bull. Oltre ad avere il migliore telaio in circolazione e un tecnico geniale come Adrian Newey, Milton Keynes ha deciso di costruirsi i motori in proprio, dopo l’annuncio del ritiro della Honda a fine 2021, e sta facendo enormi investimenti per creare un reparto ad hoc sfruttando il “know how” tecnologico ereditato dai giapponesi. Per VW “sarebbe un’opportunità unica per acquisire conoscenze specifiche sulle power unit attuali invece che partire da zero — è scritto ancora — Red Bull è inoltre stata sponsor della Volkswagen negli anni dei trionfi nei rally con la Polo R, culminati nella conquista di quattro mondiali piloti e costruttori fra il 2013 e 2016. L’affinità è dunque di vecchia data”. Resta da capire se da parte del team austriaco “possa esserci lo stesso interesse per il matrimonio”. 

 

 

 

Se avere un colosso del genere significherebbe lottare alla pari con la Mercedes (in attesa della Ferrari), la Volkswagen vorrebbe avere un secondo team satellite al quale fornire i motori. E se invece si optasse per la McLaren come proprio partner, si romperebbe un’attualità che vede il team di Woking come “cliente” di Stoccarda nella fornitura dei motori da quest’anno. Non bello per una scuderia paragonabile per storia e tradizione solo al Cavallino, che se diventasse una scuderia di riferimento “ne guadagnerebbe sia per la competitività in pista sia per la stabilità economica — scrive ancora Gazzetta — visto che la McLaren ha dovuto far fronte alle perdite con tre ricapitalizzazioni negli ultimi tre anni e la vendita a un fondo dell’avveniristica sede disegnata dall’architetto Norman Foster, dove oggi è in affitto. La notizia di un interessamento dell’Audi non dovrebbe dispiacere, a patto di restare però riservata…”.

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