Gigio Donnarumma fa esplodere la rissa tra Raiola e Gazzetta: il procuratore demolito dalla Rosea
Mino Raiola-Gazzetta: botta e risposta tra l’agente di Ibrahimovic e Donnarumma e il quotidiano sportivo milanese nel giro di poche ore. Dopo l’incontro di giovedì a Casa Milan, all’uscita dalla sede, in auto, il procuratore di Nocera Inferiore aveva lanciato critiche alla Rosea, finite in un video, rea di “essersi inventata stupidaggini” negli ultimi articoli scritti: in particolare quello sull’incontro per il rinnovo tra Romagnoli e Maldini-Massara, con esclusa la presenza di Raiola perché non gradito. “Sei di Gazzetta — aveva chiesto l’agente all’uscita dalla sede —? Con loro non parlo”, prima di rispondere al giornalista di Sky Sport, Peppe di Stefano, e al collega di Milan News: “Se Ibra e Romagnoli rimangono al Milan? Tutto è possibile”. E ancora, Raiola non aveva apprezzato le critiche della Rosea sul caso di Gigio Donnarumma: il quotidiano sportivo, in un lungo articolo sui malumori del portiere chiuso da Keylor Navas al Psg, si interrogava, "non è che l'unico ad averci guadagnato è Raiola?". Domanda legittima...
"Sono disgustato". E giù insulti al Milan: fischi a Donnarumma? Mino Raiola senza vergogna
Piccata, sul giornale di oggi, venerdì 19 novembre, è arrivata la risposta direttamente da parte del direttore della Gazzetta, Stefano Barigelli, che ha scritto così: “Raiola con l’eleganza che lo distingue, ha attaccato la Gazzetta appena uscito dall’incontro con il Milan da lui fortemente voluto dopo mesi di tensioni”, è scritto.
"Pogba torna in Italia". La bomba che sposta gli equilibri della Serie A: Raiola si è già mosso
E ancora: “Comprendiamo il disappunto per la posizione che il nostro giornale ha assunto sull’addio di Donnarumma al club che lo ha fatto crescere e lanciato. Un addio che è stato percepito dai tifosi rossoneri, ma non solo, come una sorta di tradimento. Comprendiamo anche che al disappunto il procuratore abbia fatto seguire la decisione di non parlare con i nostri cronisti. È nel suo diritto”. Per poi concludere: “Ma non vanno bene le parole sguaiate a cui si è abbandonato ieri tra una banalità e l’altra. La Gazzetta ha 125 anni di storia e milioni di lettori al giorno. Raiola impari a rispettarli. Ubi maior, Mino cessat”.