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Alessio Romagnoli vuole il Milan, pronto a ridursi l'ingaggio per rinnovare (alla faccia di Mino Raiola)

Lorenzo Pastuglia
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Alessio Romagnoli-Milan: c’è la voglia del difensore di rimanere e abbassarsi il ricco ingaggio da 6 milioni netti a stagione, ma per Maldini e Massara ci sarà da superare l’arduo scoglio chiamato Mino Raiola. Proprio oggi, scrive La Gazzetta dello Sport, l’agente anche di Gigio Donnarumma è a Casa Milan per parlare del futuro dell’ex giocatore di Roma e Sampdoria, con il contratto in scadenza per la prossima estate. La volontà di Romagnoli da sola, però, non basta, e lo stipendio ricevuto nelle ultime stagioni è oramai considerato eccessivo, specie se davanti al numero 13 ci sono Kjaer e Tomori, titolari intoccabili per Pioli. Importante però la volontà del centrale di non cambiare aria, pronto a ridursi l’ingaggio come ha fatto Tonali in estate pur di essere riscattato dal Milan, club del quale era tifoso da ragazzo.

 

 

 

Ora la palla passa al duo Maldini-Massara e a Raiola, che dovrà quantificare la cifra che Romagnoli, ripetiamo, è pronto ad abbassare, nel tentativo di trovare la quadra con la dirigenza del Milan. E se per il difensore si inizia a fare sul serio già da oggi, c’è poi il capitolo legato a Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, altro cliente storico di Raiola, vuole anche lui rinnovare di un altro anno con i rossoneri. Matrimonio che alla fine dovrebbe farsi senza troppi problemi, con lo stesso ingaggio e un probabile annuncio che potrebbe arrivare a inizio gennaio. 

 

 

 

L’unico rebus da valutare per Ibra sarà legato al fisico, che al momento sta reagendo bene dopo l’infortunio a inizio stagione al ginocchio (poi operato), post-vittoria contro la Lazio. Intanto, ci sarà ancora tempo per discutere ogni dettaglio col club, ora meglio concentrarsi sul campionato, dove sabato a Firenze lo svedese se la batte per una maglia da titolare contro Oliver Giroud. Capitolo Kessie: nessuna novità, e il centrocampista ivoriano è sempre più vicino all’addio.

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