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Mika Hakkinen suona la sveglia a Verstappen: "Ricordi Schumacher e Senna?", perché con Hamilton rischia grosso

Lorenzo Pastuglia
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Ayrton Senna e Michael Schumacher: due piloti immortali, richiamati alla memoria da Mika Hakkinen nel suo blog sul sito Unibet. “Loro non esitavano nel fare ricorso a tattiche o manovre molto aggressive — dice il due volte iridato della McLaren —. C’è una foto molto famosa che mi ritrae insieme a Michael Schumacher a Spa mentre sosteniamo un chiarimento su quello che era avvenuto poco prima in pista, in cui spiego a Michael cosa non mi era piaciuto della sua difesa nei miei confronti. Vi posso garantire che quelle mosse non fanno altro che dare ancora più motivazione all’avversario, forse senza quell’intimidazione da parte di Schumacher che ha tentato di buttarmi fuori non avrei tentato il sorpasso che poi è passato alla storia nel quale effettuiamo anche il doppiaggio nei confronti di Zonta”.

 

Il consiglio di Mika a Max: “Non cercare di intimidire Hamilton”
Un esempio iniziale per dare un consiglio a Verstappen, che se la sta battendo con Lewis Hamilton per il titolo in Formula 1 e, a tre GP dalla fine, si trova a +14 di vantaggio sull’inglese: “Max, non credo che sia una buona tattica cercare di intimidire Lewis Hamilton”, ha aggiunto Hakkinen, facendo riferimento allo scontro mancato di un soffio al giro 48 del GP del Brasile tra il pilota Red Bull e quello Mercedes. Per il finlandese, quella “è una maniera semplice per intimidire l’avversario e dimostra quando l’olandese sia disposto e preparato a spingere — ha aggiunto il due volte iridato — È una condotta che può anche portare a una collisione, in quel caso non si può mai prevedere cosa possa accadere”.

 

Il plauso ai Commissari di gara
Proprio Hakkinen, infine, ha applaudito alla decisione dei Commissari di non intervenire con una penalità nei confronti di Verstappen: “Entrambe le vetture sono finite fuori pista rientrando sul tracciato nel medesimo ordine senza aver riportato danni — scrive Mika — hanno fatto bene a lasciar correre”. L’ex pilota della McLaren si augura che la lotta iridata non venga decisa da una collisione o da una penalità: “La vittoria deve essere decisa dalla bandiera a scacchi — conclude — Prego che Verstappen e Hamilton gareggino in maniera dura, ma corretta, perché non voglio che sia una riunione dei Commissari a determinare il risultato finale di questo incredibile campionato”.

 

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