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McLaren, Brexit in Formula 1: "Addio al Regno Unito", in mano a chi può finire la scuderia

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Nino Sunseri
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La McLaren, gloria della Formula 1 britannica (anche se Bruce, il fondatore, era neo zelandese) potrebbe finire in Germania. Viceversa la Shell Royal Dutch, perderà il nome e la componente olandese perché, a dispetto della Brexit, sposterà sede sociale (e fiscale) a Londra. Avrà solo il passaporto di Sua Maestà britannica rinunciando a quello della Corona olandese. Un trasferimento non privo di significati: i Paesi Bassi, infatti, sono considerati un paradiso fiscale. Se un colossi del petrolio espatria cambiando anche nome vuol dire che dal trasloco attende benefici ancora maggiori. La mutazione avverrà all'assemblea dei soci di dicembre chiudendo una storia più che centenaria.

 

 

Il gruppo, infatti, nacque nel 1907 dalla fusione dell'olandese Royal Dutch e della britannica Shell. A controllarlo c'erano due holding distinte che nel 2005 si sono fuse ma le azioni erano rimaste divise in due classi, A e B, che rappresentano le vecchie azioni delle due case-madri. Adesso l'integrazione che sposterà il quartier generale a Londra. Alcune divisioni strategiche fra cui il polo delle energie rinnovabili rimangono a L'Aia. Molto più nebuloso, invece, il trasferimento della McLaren in Germania. A lanciare la notizia è stata la rivista britannica Autocar secondo cui Volkswagen, attraverso Audi, avrebbe acquistato l'azienda fondata nel 1965 dal pilota neozelandese. Dal quartier generale di Woking hanno subito smentito: «Nessun cambio nella struttura proprietaria». Solo normali rapporti con fornitori, partner «inclusi altri produttori di automobili». Niente di più.

 

 

Secondo Autocar la McLaren avrebbe dovuto scorporare la divisione Formula 1 cedendola ad Audi. La divisione che costruisce le supercar sarebbe, invece, finita alla Bmw, che tuttavia aveva già smentito di essere interessata allo storico Marchio. Non sarebbe la prima volta che i due costruttori tedeschi si dividono uno spezzatino londinese. Nel 1998 Bmw aveva preso Rolls Royce cedendo Bentley a Volkswagen. Ora il copione potrebbe ripetersi. Rilevando il team per cui corrono Ricciardo e Norris la Audi avrebbe un altro gioiello da aggiungere alle italianissime Lamborghini e Ducati che ha appena vinto il titolo mondiale costruttori in MotoGp. Avrebbe anche la possibilità di entrare in Formula 1. Un progetto di cui si parla da anni e mai concretizzato viste le difficoltà tecniche e i costi. Ci sarebbe, però, un problema non semplice da risolvere: la McLaren di Formula 1 utilizza il motore Mercedes. Difficile credere che un grande costruttore come Volkswagen impieghi sulle sue auto da corsa il propulsore di un rivale. Dovrebbe progettarne uno proprio. Tanto varrebbe allora fare tutto in casa considerando che il blasone McLaren è antico ma piuttosto appannato: non vince un Campionato Mondiale dal 2008 e la doppietta a Monza è stata piuttosto fortunosa considerando il pasticcio di Verstappen e Hamilton. La vittoria precedente risaliva al 2012.

 

 

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