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Lewis Hamilton, il motore Mercedes nel mirino: "Curva di erogazione", il sospetto scuote la Formula 1

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Lewis Hamilton-GP di Interlagos: una vittoria impressionante quella dell’inglese, arrivata con oltre 10 secondi di distacco su Max Verstappen. Ma sorgono i dubbi sul nuovo propulsore montato dalla Mercedes prima della gara del Brasile, con cambi al motore termico (l’Ice). I fan più scettici si chiedono: come è possibile che la W12 dell’inglese fosse più forte e affidabile, se dopo le gare di Austin e Città del Messico la RB16B di Verstappen ha dimostrato di essere superiore? Per di più, considerati i problemi di affidabilità sorti nella scuderia di Stoccarda durante la stagione, che hanno costretto il team a un approccio conservativo a livello di mappatura. Il decadimento prestazionale per l’uso prolungato, infatti, si è visto molto più sulla vettura di Brackley rispetto alla monoposto austriaca spinta dal V6 Honda.

 

Mercedes, il motore rende più potenza a bassi regimi
Per farla più semplice, i propulsori di Milton Keynes non si rovinano come quelli Mercedes. Basti pensare che quello di Hamilton dopo la gara di Città del Messico è stato sostituito perché presentava trafilaggi, analoghi a quelli riscontrati sui motori sostituiti a Bottas in Russia e Austin. Fatto ancor più particolare è che i giri del motore di Hamilton ha ottenuto il massimo risultato, in rimonta, con il minimo dei giri nel motore. Perché? FormulaPassion prova a dare la soluzione: “Di fatto sembra che si sia adottata una curva di erogazione completamente nuova, con maggior potenza erogata a regimi minori — è scritto in un articolo sul sito —. Data l’assenza di clipping a fine rettilineo per tutta la gara, l’ipotesi che ciò sia avvenuto mediante variazioni alla parte ibrida sembra inverosimile, e per cui si rimane con l’ipotesi più accreditata, e cioè che la nuova unità a combustione interna esprima più potenza a regimi minori”.

 

Anche Verstappen cambia il motore dal Qatar?
E ancora: “Le variabili su come i motoristi possano arrivare a ciò sono molteplici, ma non è da escludere un utilizzo in generale molto più estremo dei parametri di base, vista l’importanza del weekend in chiave mondiale (quello in arrivo in Qatar come terzultimo appuntamento di stagione, ndr) — scrive ancora il sito di motori —. C’è anche la possibilità che la specifica del motore sia leggermente diversa, ricordando che ai fini dell’affidabilità è consentito modificare alcune parti. La risposta definitiva, ovviamente, è nota solo a Brackley, ma l’impressione è che Mercedes abbia veramente forzato come mai fatto prima in stagione, modificando in maniera importante i parametri di utilizzo della motore a combustione interna”. Per poi chiudere con una nota su Verstappen: “La domanda naturale è se tale utilizzo potrà essere protratto anche per le restanti tre gare, oppure dal Qatar la situazione si normalizzerà nuovamente — si conclude l’articolo — Vedendo infine il picco dei massimi giri di Verstappen nel Gran Premio del Brasile, l’impressione è che sia prossimo anche per l’olandese un cambio di Power Unit, per tentare di difendere la testa della classifica da Hamilton e la Mercedes fino ad Abu Dhabi”.

 

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