Giampiero Galeazzi, impensabile alla camera ardente: ecco cosa posano sopra alla sua bara
Oggi, lunedì 15 novembre, è il giorno della camera ardente di Giampiero Galeazzi. Una maglia biancoceleste della Lazio con il numero 9 sul feretro. Sei corone, tre dei familiari, una del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, una del Tg5 ed un’altra della Nazionale di calcio dei cantanti. E la visita degli amici e dei parenti. Così questa mattina nella sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma si presentava la camera ardente dello storico telecronista sportivo della Rai scomparso venerdì all’età di 75 anni.
A dare l’estremo saluto al giornalista Amedeo Goria ed Enrico Mentana, il presidente della Lazio Claudio Lotito. "C’era un grande rapporto di amicizia e stima con Galeazzi era un laziale autentico che è sempre stato presente in modo discreto e con grande competenza. Ricevevo spesso telefonate di incitamento e ha portato avanti la mia linea. Quindi lo ricordo con grande dolore e grande affetto”.
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“Era un cronista di grande livellocon uno stile che nel gergo aulico si dice icastico, cioè diretto e che rendeva vive le emozioni. Un tipo di giornalismo autentico a cui va tutto il nostro apprezzamento“, ha spiegato Lotito. Aperta dalle ore 11.30 alle 18, l’ingresso era consentito con presentazione del Green Pass. Giampiero Galeazzi lascia la moglie Laura e due figli: Susanna e Gianluca, entrambi giornalisti e rispettivamente di 43 e 46 anni. I funerali si terranno questa sera in forma privata.