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Giampiero Ventura si ritira dal calcio nel giorno decisivo di Mancini: il suo "bacio della morte"

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Giampiero Ventura si ritira dal calcio, nel giorno della sfida decisiva dell’Italia contro la Svizzera, all’Olimpico di Roma, decisiva per la qualificazione del Mondiale in Qatar 2022. Mondiali che Ventura non è riuscito a raggiungere nel 2018. Una disfatta 60 anni dopo quello fallito dal c.t. Alfredo Foni contro l’Irlanda del Nord (15 gennaio 1958). "Ho deciso di fermarmi. Non voglio più affrontare discorsi di campo. Dopo 37 anni di calcio con tante soddisfazioni e qualche momento negativo penso sia un mio diritto riprendere la mia vita. Gli anni passano, voglio godermi la vita", ha detto a Tuttomercatoweb.

 

 

 

L’ex c.t. fatto anche gli auguri alla Nazionale di Mancini: "Faccio un grande in bocca al lupo a Mancini affinché possa andare ai Mondiali e vincerli". In un’intervista a La Gazzetta dello Sport un paio di anni fa ha ricordato quel flop. "Non ho trovato un senso, ma ho una spiegazione: ho fatto calcio per 35 anni, sul campo, ma non mi sono mai occupato della politica sportiva, non ho mai fatto parte di un Sistema. Ho sempre pensato che l’essere conta più dell’apparire", aveva rivelato.

 

 

"se ci fossimo qualificati questi giovani sarebbero stati inseriti nella lista per il Mondiale dove continuo a credere che l’Italia avrebbe fatto bene. Russia 2018 doveva essere il trampolino di lancio per essere poi tra i favoriti all’Europeo 2020. Tutto aveva un senso e ha funzionato fino alla gara con la Spagna. Dopo quella gara è partita invece una demolizione senza precedenti, un delitto premeditato mai visto", l'accusa dell'ex ct senza però fare i nomi di chi avrebbe sabotato il suo lavoro.

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