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Formula 1, materiali in ritardo? Ecco perché la Ferrari paga un prezzo altissimo: caos nel paddock

Lorenzo Pastuglia
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Il ritardo nei trasporti dei materiali di F1 dal Messico a Interlagos ha complicato la vita a diversi team, rimasti senza monoposto e motori a poche ore dalle prime libere brasiliane (con via alle 16.30 italiane su Sky Sport F1). In particolare quattro: Ferrari, Alfa Romeo, McLaren e Haas. E così, la Fia ha concesso una tempo di preparazione extra di 15 ore. Una deroga che per una volta va contro a quanto scritto nel regolamento sportivo di F.1, ovvero che il processo di assemblaggio del materiale (con annessa la relativa documentazione) deve essere concluso entro e non oltre le 18 ore antecedenti alle FP1. Ciò vuol dire che i team più colpiti dai ritardi dovranno terminare i rispettivi lavori a tre ore dall’inizio delle prime libere, e dunque alle 13.30 italiane (le 9.30 in Brasile).

 

 

Ciò vuol dire che i team più colpiti dai ritardi dovranno terminare i rispettivi lavori a tre ore dall’inizio delle prime libere, e dunque alle 13.30 italiane (le 9.30 in Brasile). L’ufficialità della decisione della Fia è stata data in una nota: “In conformità con l'Articolo 25.2 del Regolamento Sportivo FIA di Formula 1 — è scritto — i Commissari Sportivi con la presente tolgono a tutti i Concorrenti del Gran Premio del Brasile 2021 il limite di tempo di cui all'Articolo 25.1 e richiedono di effettuare le verifiche tecniche iniziali delle loro vetture e di presentare la dichiarazione debitamente compilata entro e non oltre tre ore prima dell'inizio della P1”.

 

 

La conferma sui materiali della Ferrari arrivati in ritardo al circuito ce la dà anche una storia pubblicata giovedì da Carlos Sainz, che con un eloquente “Forza Ragazzi” ha caricato i suoi meccanici pronti a iniziare i lavori di assemblaggio delle SF21.

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