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Serie A, ecco gli allenatori ombra sulle panchine del nostro campionato: tutti i numeri due

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Federico Strumolo
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 Per la sua prima avventura sulla panchina di una squadra di club, il Genoa, Andriy Shevchenko non poteva che affidarsi al vice che l'ha accompagnato per tutta la sua esperienza da commissario tecnico dell'Ucraina: Mauro Tassotti. D'altronde, il rapporto tra la leggenda di Kiev e l'ex difensore italiano è di quelli profondi e duraturi. Nato nel marzo 2001, quando Tassotti venne chiamato a sostituire l'esonerato Alberto Zaccheroni sulla panchina del Milan, dove Shevchenko giocava già da due stagioni. Pochi mesi dopo, poi, l'oggi 61enne accettò l'incarico di vice allenatore del club rossonero, cominciando una seconda vita ricca di successi, in particolare con Carlo Ancelotti in panchina (dal 2001 al 2009). Al Milan rimase fino al 2015, per poi seguire Sheva, si diceva, sulla panchina dell'Ucraina (dal 2016 all'Europeo di questa estate, terminato ai quarti di finale). Ma quello tra Tassotti e Shevchenko è solo uno dei tanti casi di legami intensi tra gli allenatori ed i rispettivi secondi.

Ne sa qualcosa Gian Piero Gasperini, che ha condiviso gran parte della sua carriera con Tullio Gritti al suo fianco. Dal 2006 al 2010 al Genoa, prima di ritrovarsi nel 2012 al Palermo, per poi tornare a Genova (dal 2013 al 2016) ed approdare all'Atalanta (dal 2016). Una parabola simile a quella tra Massimiliano Allegri e Marco Landucci, insieme fin dalla prima avventura di Max in serie A, nel 2008 alla guida del Cagliari. Da lì non si sono più lasciati, trascorrendo fianco a fianco le avventure al Milan (dal 2010 al 2014, anche se il secondo era il già citato Tassotti) ed alla Juventus (dal 2014 al 2019 e da questa stagione). Nulla, però, in confronto a quanto condiviso da Stefano Pioli ed il suo secondo Giacomo Murelli. I due si conobbero da ragazzi, ai tempi delle giovanili del Parma (entrambe erano difensori, Pioli classe '65, Murelli' 64), per poi diventare collaboratori in panchina dal 2004 al Modena, e passare 17 stagioni insieme. Gli anni più belli, sicuramente gli ultimi al Milan, dove sono approdati nel 2019.

 

 

 

Una vita a guardarsi le spalle a vicenda anche per Luciano Spalletti ed il suo vice Marco Domenichini, uniti dal 1997, quando Spalletti iniziò ad allenare la Primavera dell'Empoli. Poi Sampdoria, Venezia, Udinese, Ancona, Roma, Zenit e Inter, prima del Napoli, dove sognano di vincere finalmente lo scudetto. Sono sulla buona strada, invece, Simone Inzaghi e Massimiliano Farris, da quest' anno insieme all'Inter, dopo aver condiviso l'esperienza dalla Primavera della Lazio, dal 2014, con il salto in serie A nel 2016, sempre sulla panchina biancoceleste.

 

 

 

Diversa, ma molto interessante, è la storia tra José Mourinho ed il connazionale Joao Sacramento. Classe 1989, conobbe Mou grazie ad una mail inviata dall'odierno vice dello Special One durante gli anni in cui studiava il calcio all'Università di Glamorgan in Galles. Nel messaggio Sacramento scrisse un'analisi del lavoro di José e lui gli rispose. Così nacque un'amicizia, che portò Mourinho a chiamare Sacramento al Tottenham come vice (dal 2019 al 2021), prima di sbarcare questa estate alla Roma. Si diventa anche così vice allenatori in serie A. 

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