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Dazn, FdI porta lo scandalo in Parlamento: "Violazione dei diritti, il governo se ne deve occupare"

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Lo stop all'abbonamento multiuso, quello che consente di guardare uno stesso evento su due dispositivi diversi, ha fatto finire Dazn nella bufera. La novità, portata allo scoperto dal Sole24Ore, dovrebbe entrare in vigore a partire da metà dicembre. Sul piede di guerra adesso ci sono gli utenti della piattaforma, che giudicano scorretta questa modifica a campionato in corso. L'obiettivo dell'azienda, che quest'anno possiede i diritti televisivi della serie A, sarebbe quello di combattere contro il fenomeno della pirateria.

Dopo gli esposti presentatati all'Agcom e all'Antritrust da diverse associazioni di consumatori, tra cui il Codacons, adesso è anche la politica a farsi avanti per dire la sua. L'onorevole Augusta Montaruli di Fratelli d'Italia ha preso posizione su questa indiscrezione. Secondo lei, le novità del caso "rappresentano se confermate l’ennesima violazione dei diritti dei consumatori, della cui difesa anche il governo deve occuparsi". Adesso insomma la palla potrebbe passerebbe addirittura all'esecutivo guidato da Mario Draghi.

"Assisteremmo peraltro contestualmente ad una palese violazione delle regole anche di concorrenza da un lato e ad una palese compromissione dei diritti degli abbonati - ha proseguito l'onorevole torinese, citata dal Giornale -. Per questo presenterò un’interrogazione parlamentare dando forza alle legittime osservazioni delle associazioni dei consumatori che non possono rimanere inascoltate alla luce anche del fatto che non siamo di fronte al primo episodio discutibile nella condotta di Dazn".

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