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Dazn, l'affondo di Fabrizio Biasin: "Possiamo ufficialmente dire che il calcio sta tentando il suicidio"

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“Se lo slogan è ‘la pirateria uccide il calcio’ possiamo ufficialmente dire che il calcio sta tentando il suicidio”. Così Fabrizio Biasin ha commentato le ultime indiscrezioni emerse su Dazn, che hanno scatenato una vera e propria rivolta da parte degli abbonati. E non solo, perché sul caso si sono immediatamente mosse le associazioni, con il Codacons che ha tirato in ballo l’Agcom, e anche la politica, che potrebbe arrivare a scomodare persino il governo presieduto da Mario Draghi.

 

 

Questo perché Dazn starebbe valutando lo stop all’abbonamento condiviso a partire da dicembre: in pratica un account potrebbe essere collegato a sei dispositivi diversi, ma usufruibile solo su un account alla volta. In virtù di questo cambiamento, che sulla carta sarebbe pensato per provare a contrastare la pirateria, verrebbe modificato a ribasso il costo dell’abbonamento. L’unica eccezione potrebbe essere fatta per la multivisione su dispositivi collegati alla stessa rete, quindi un’eccezione confinata alle mura domestiche. Una famiglia con membri che non vivono insieme non potrebbe invece più usufruire del singolo abbonamento.

 

 

“Se sarà confermata la decisione di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali e bloccare l’accesso ai contenuti in contemporanea da due device - si legge nella nota del Codacons - si potrebbe profilare un danno per quegli utenti che hanno attivato abbonamenti sulla base di condizioni su cui ora Dazn fa marcia indietro”.

 

 

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