Report, l'inchiesta sulla Ferrari: "Chi pagava i contratti dei piloti". Svizzera e società fantasma, bomba sulla Formula 1
L’inchiesta trasmessa da Report di lunedì 8 novembre su Rai 3 prende di mira la Ferrari e i contratti pagati ai piloti tramite una società svizzera collegata al marchio di Maranello. Nel programma condotto da Sigfrido Ranucci è stato intervistato Emilio De Santis — commercialista fino a poco tempo fa del pilota Alfa Romeo, Antonio Giovinazzi — che ha spiegato come avviene il pagamento degli emolumenti dei piloti: “I compensi degli sportivi sono tassati esclusivamente nel luogo dove avviene la manifestazione alla quale partecipano — ha detto De Santis —. Se c’è un compenso generale che prevede la partecipazione all’evento, ad esempio il Gp d’Italia, per la quota parte di questa presenza sono tassato in Italia”. I piloti di F1 sono considerati dei lavoratori autonomi a tutti gli effetti e i versamenti fiscali sono fatti dalla scuderia a cui appartengono, che risultano come loro committenti e agiscono come sostituto d’imposta, trattenendo la parte dovuta.
Briatore torna in F1, nuova vita a 71 anni. "Formula Billionare", parla la gola profonda
Le parole di un consulente “segreto”
De Santis ha poi raccontato come “alcune scuderie italiane” abbiano come abitudine quella di utilizzare società esterne per pagare i propri piloti, svicolando così il discorso della ritenuta. Ha poi parlato un consulente fiscale rimasto anonimo, che ha approfondito il discorso, mostrando alla giornalista il contratto di un pilota della Ferrari, il cui rapporto lavorativo risultava essere con Gsa (abbreviativo di Gestions Sportives Automobiles). Alcuni contratti secretati sia del marchio di Maranello che dell’Alfa Romeo, team satellite della Ferrari, transitano proprio per la società con sede in Svizzera, che inviava a questo consulente le certificazioni delle imposte pagate nei luoghi delle gare. A Monza, però, l’eccezione, con Gsa che avrebbe confermato all’intermediario il mancato pagamento di tale ritenuta in Italia. Cosa però legale secondo il consulente, poiché chi ha la propria sede all’estero non ha nessun obbligo di versare la ritenuta al fisco italiano.
La ricerca di Report: Gsa controllata dalla Ferrari
Dopo aver fatto alcune ricerche, su Gsa Report ha scoperto che è controllata al 100% da Ferrari, che ha 10 dipendenti e che Maranello ha ricavato dalla società elvetica 45 milioni di euro nel 2020 e quasi 60 nel 2019. La giornalista della trasmissione di Rai3, poi, si è così recata presso la sede di Ginevra, trovando una porta blindata all’interno di un edificio che ospita diverse compagnie, e dove non si è mai palesato nessuno della Gsa, come ha assicurato il responsabile della struttura.
"Perché deve vincere Verstappen". Da Felipe Massa, un siluro contro Lewis Hamilton: giù la maschera
La replica
Nelle battute finali del servizio di Report è stata mostrata la replica della Ferrari: “GSA è in liquidazione. Gestiva i rapporti con i piloti di diverse categorie, garantendo l’equilibrio economico con i ricavi commerciali correlati. GSA era stata costituita in Svizzera, perché è la patria delle più grandi federazioni sportive come Fifa, Uefa e FIA. E risultava anche la piazza più organizzata per la presenza di professionisti a tutelare i diritti dei professionisti dello sport. GSA ha ottemperato a tutti gli obblighi fiscali nei paesi che ospitavano i GP (quello d’Italia incluso)”. Oggi i contratti dei piloti del Cavallino Rampante li gestisce direttamente la Ferrari. Insomma, qualcosa è cambiato