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Dazn, "stop abbonamento multiuso". Scandalo e polemiche, ecco l'unica eccezione

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Dazn vuole bloccare da metà dicembre gli abbonamenti multiuso in cambio di una modifica a ribasso del prezzo, ma la sua decisione — rivelata oggi da Il Sole 24 Ore — non è passata inosservata, e finisce sotto l’attenzione dell’Agcom e dell’Antitrust. Intanto, “il Codacons ha deciso di presentare un esposto all’Autorità per le comunicazioni e a quella per la concorrenza, affinché si accerti la correttezza dell’operato della società”. Così è scritto in una nota del ‘Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori’, esponendosi così nei confronti della decisione di Dazn.

 

 

“Un danno per gli utenti”
“Se sarà confermata la decisione di Dazn di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali e bloccare l’accesso ai contenuti in contemporanea da due device — è scritto ancora nella nota — si potrebbe profilare un danno per quegli utenti che hanno attivato abbonamenti sulla base di condizioni su cui ora Dazn fa marcia indietro”. E ancora: “Se da un lato è comprensibile l’esigenza di combattere la pirateria – prosegue il comunicato – dall’altro è innegabile che modificare le regole del gioco dopo che gli utenti hanno accettato le condizioni proposte dalla società e siglato gli abbonamenti potrebbe configurare una violazione delle norme civilistiche e del Codice del Consumo, con una conseguente lesione dei diritti dei consumatori».

 

 

L'unica eccezione
Proprio “per questo motivo — conclude l’associazione – il Codacons annuncia un esposto ad Agcom e Antitrust, affinché aprano una istruttoria sul caso e, se confermata la decisione di Dazn, accertino la correttezza dell’operato della società sanzionando qualsiasi violazione delle disposizioni in tema di contratti”. Stando alle ultime indiscrezioni, l'unica eccezione sarà legata all'utilizzo su due dispositivi connessi alla stessa rete: quindi la multi-visione sarà disponibile soltanto all'interno delle mura domestiche. Una scelta che sembra scellerata: una famiglia che ha membri che non vivono nella stessa abitazione dovrà quindi pagare più abbonamenti. Dazn è ancora in tempo per ripensare a questa follia. 

 

 

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