Maradona, "questi fascisti ci vogliono umiliare": la bordata contro la Lazio del Pibe de Oro terremota Amazon
Lazio-Amazon: è guerra aperta. L’ira dei biancocelesti contro la piattaforma Prime arriva dopo le prime due puntate trasmesse della nuova serie dedicata al ‘Pibe de Oro’: “Maradona: sogno benedetto”. Sono bastati 50 secondi del discorso motivazionale del capitano del Napoli ai suoi compagni, radunati in cerchio a centrocampo prima della sfida al San Paolo contro la Lazio della stagione 1984-85. Discorso che include le seguenti parole: “Oggi questi fascisti ci vogliono umiliare. Ci vogliono vedere in ginocchio, a casa nostra, non glielo permetteremo, lotteremo su ogni pallone”. Un accostamento che ha mandato su tutte le furie il club di Claudio Lotito, arrivato anche la scorsa settimana dopo il divieto del ministro dell'Interno francese, Gerald Darmanin, alla trasferta di Europa League in casa del Marsiglia per i tifosi biancocelesti perché “violenti e intonano canti fascisti”.
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Così, è arrivata immediatamente la risposta della società biancoceleste in una nota: “Lasciamo giudicare al pubblico la qualità della serie “Maradona” di Amazon Prime — è scritto — Di certo però possiamo definire ridicoli quei pochi secondi che abbiamo visto, nei quali in modo del tutto arbitrario ed inverosimile si attribuiscono al campione argentino parole che mai avrebbe pronunciato: “Quei fascisti ci vogliono umiliare”. La Lazio dell’epoca non era certo nelle condizioni ideali per fermare una squadra che lottava per lo scudetto. Figuriamoci per umiliarla. E poi il richiamo al fascismo, tanto più odioso perché evocato con un chiaro intento diffamatorio”.
E ancora: “Si è riusciti insomma nello straordinario risultato di insultare una tifoseria e una società — prosegue la nota — discostandosi dalla realtà ed anche dal pensiero dello stesso Maradona, che ha dimostrato in tante occasioni di essere amico della Lazio: è stato ospite a Formello, ha cantato il nostro inno, ha scambiato le maglie con i nostri giocatori. Faremo valere presso Amazon Prime e presso gli autori, il regista e gli sceneggiatori i nostri diritti, chiedendo per quanto ci riguarda che venga tagliata una scena tanto inverosimile quanto penosa, che manca di rispetto ai laziali e alla memoria di un grande campione”.