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Peng Shuai, la tennista accusa l'ex vicepremier cinese: tocca il potere e rischia tutto

Lorenzo Pastuglia
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La tennista cinese Peng Shuai e le dure accuse di molestie sessuali contro uno degli ex uomini più potenti della Cina, l’ex vice premier Zhang Gaoli. Ritiratosi dalla politica nel 2018, è finito al centro di critiche della sportiva per dei fatti che sarebbero accaduti durante la loro relazione. La denuncia è arrivata dall'account Weibo della tennista, censurato nel giro di pochi minuti, ma non prima che gli utenti del social network più popolare in Cina avessero iniziato a commentare le accuse: "Questo è esattamente il motivo per cui il movimento femminista è visto come una minaccia al governo comunista", ha commentato Leta Hong Fincher, autrice del saggio 'Betraying Big Brother' sul femminismo in Cina, citata dal Washington Post.

 

“Voglio dire ugualmente quanto è accaduto”
La stessa tennista ammette, nel lungo post, di non potere fornire prove delle sue accuse, lasciando intendere che l'ex vice primo ministro cinese abbia temuto a un certo punto della loro relazione che l'amante potesse registrare i loro incontri. La relazione sarebbe cominciata quando Zhang occupava il ruolo di leader del partito a Tianjin, e si sarebbe interrotta negli anni in cui l'ex uomo politico è asceso al Comitato Permanente del Politburo, organo apicale del potere del partito, di cui fa parte lo stesso segretario generale, Xi Jinping. "So di non potere dire tutto chiaramente e che non ha senso dirlo", prosegue il messaggio postato sull'account della tennista, di cui circolano screenshot su internet, "ma voglio dirlo ugualmente". 

 

Non sarebbe la prima volta per un membro del partito
Il caso che vede al centro l'ex vice premier cinese è, però, di livello molto più elevato, e va a toccare il gotha del potere a poco meno di una settimana dall'inizio del sesto plenum del Comitato Centrale del partito, dal quale si attende una risoluzione sui cento anni di storia del Pcc che eleverà ulteriormente lo status di Xi. Non sarebbe la prima volta che un membro del partito o dell'apparato statale - da quando Xi è arrivato al vertice di entrambi, nel 2013 - deve rispondere di accuse riguardanti la moralità sessuale, spesso accompagnate da quelle più "classiche" di corruzione.

 

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