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Antonio Conte al Tottenham, tutta la verità sull'addio all'Inter: "Perché ho detto no"

Lorenzo Pastuglia
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Alla vigilia della sfida di Conference League tra la sua nuova squadra, il Tottenham, e il Vitesse, Antonio Conte non si è presentato in conferenza ma ha rilasciato delle dichiarazioni al canale ufficiale tv del club: “Per me questa rappresenta una grande opportunità di tornare in Inghilterra — ha detto l’ex tecnico di Juve e Inter — in una squadra di giocatori importanti. Sicuramente sarà un piacere essere allenatore del Tottenham”. L’allenatore pugliese ha ribadito i concetti espressi nel comunicato diffuso martedì dal sito del club, integrandoli con nuove considerazioni. Intanto, in conferenza stampa prima della sfida, si è presentato il direttore generale Fabio Paratici, anche lui un ex Juve. 

 

“A giugno ho detto no per l’Inter”
"A giugno declinai l'offerta perché ero troppo emotivamente legato all’esperienza con l’Inter — ha aggiunto Conte —. Abbiamo interrotto il ciclo di nove scudetti di fila della Juventus, è stata un'incredibile impresa. Venivo da due stagioni molto dure e, sinceramente, non era il momento giusto per rimettermi subito al lavoro. In questo periodo ho cercato di godermi la famiglia”. E ancora: “Il primo approccio con la nuova realtà è stato ottimo, il centro tecnico è fantastico. Io voglio portare la squadra al top, al livello delle sue strutture. Basta solo vedere gli impianti e lo stadio del Tottenham per avere voglia di lavorare e di dare il massimo”.

 



Conte, la seconda esperienza a Londra
Per Conte è la seconda sfida a Londra dopo aver allenato il Chelsea di Roman Abramovich dal 2016 al 2018, vincendo una Premier nella stagione 2016-17 e una FA Cup (la Coppa d’Inghilterra) l’anno successivo. Intanto, ha già dettato la sua lista di nomi da prendere sul mercato invernale di gennaio: in lista ci sono Franck Kessie del Milan e Dusan Vlahovic della Fiorentina, quest'ultimo attualmente vicecannoniere del campionato di A.

 

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