Toto Wolff umilia Horner: "La pressione è perdere il padre a 14 anni". Mercedes-Red Bull, guerra totale

di lorenzo pastuglialunedì 1 novembre 2021
Toto Wolff umilia Horner: "La pressione è perdere il padre a 14 anni". Mercedes-Red Bull, guerra totale
2' di lettura

Horner critica, Wolff risponde. Non è la prima volta in stagione e non sarà l’ultima. Il team principal di Milton Keynes ha sottolineato che, in questo 2021, Lewis Hamilton e Toto Wolff sono sottoposti ad una pressione mai vissuta prima d’ora e per questo mostrano segni di cedimento. Parole che hanno trovato la risposta dell’austriaco, che ricopre lo stesso ruolo di Horner ma in Mercedes: “Perdere il padre e sentirsi solo a 14 anni e senza un soldo, quella è pressione — commenta Wolff di fronte alla puntata della serie Netflix “Drive to Survive” — Lottare per un titolo mondiale non lo metto neanche sulla bilancia”.

Dramma in F1, morta in un incidente Antonia Terzi: addio all'ingegnera dietro alla guerra tra Ferrari e William

Era una delle poche donne-ingegnere in un mondo, come quello della Formula 1, prevalentemente maschile. Stiamo parlando ...

La frecciata a Horner di Wolff
“Qualcuno di noi davanti a un microfono o una telecamera crede di trovarsi a Hollywood e diventa un piccolo attore – ha proseguito Toto Wolff intervistato dal Daily Mail – e va benissimo per la F1, in qualità di azionista ne sono felice. Christian ha capito benissimo che è parte di un grande cast che è la F1 e perciò sfrutta questa situazione. Anche in passato Bernie Ecclestone cercava in tutti i modi di alimentare tutto ciò che poteva essere soap opera, soprattutto quando lo spettacolo in pista non era così esaltante”.

Felipe Massa, "perché deve vincere Max Verstappen": un siluro contro Hamilton, giù la maschera

Una battaglia che sta appassionando tutto il mondo della Formula 1 e non solo, quella tra Lewis Hamilton e Max Verstappe...

Il racconto dell’austriaco sulla sua adolescenza complicata
Wolff, poi, ha parlato delle difficoltà vissute da adolescente, che lo hanno forgiato nel profondo: “Mio padre non se ne è andato all’improvviso, ha avuto un tumore al cervello per dieci anni — racconta — Sono cicatrici che ti segnano nel profondo. Ancora oggi a volte mi sveglio con l’incubo e la sensazione di essere solo. Dopo quell’esperienza ho deciso e imparato che volevo essere indipendente e non contare su nessuno. Ognuno di noi ha la sua storia e le sue sofferenze, non sto cercando empatia o compassione. Semplicemente, lottare per un titolo mondiale, per quanto importante e cruciale, non sposta nemmeno l’ago della bilancia per me in termini di pressione”.

Lewis Hamilton, lo riconoscete? Si traveste e va in fabbrica: il finale è impensabile

Non è la prima volta e non sarà l’ultima che uno sportivo molto famoso si traveste per “infilt...