Wuhan, il nuovo focolaio di Covid. "Tutto annullato", ancora panico in Cina: il vero timore
Ancora inquietanti segnali da Wuhan. Là dove la pandemia di Covid è esplosa quasi due anni fa (ma il sospetto è che il virus fosse in circolo già molti mesi prima) si registra una recrudescenza dei contagi preoccupante, che ha costretto le autorità a rinviare l'attesa maratona 2021. Un evento sportivo considerato la bandiera di una normalità che, a onor del vero, dopo i primi durissimi mesi di lockdown la metropoli cinese aveva riconquistato proprio mentre il resto del mondo piombava nell'incubo del Coronavirus.
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Una coincidenza temporale che già all'epoca, nella primavera 2020, aveva scatenato i complottisti di mezzo mondo già convinti che il virus fosse stato costruito in laboratorio dagli scienziati cinesi e quindi "scatenato" tra i cittadini (per errore o, assicuravano le teorie più deliranti, volontariamente).
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La Cina però non è ancora uscita dalla pandemia, come del resto il mondo. Un recente aumento di casi ha convinto le autorità a limitare i rischi relativi agli eventi pubblici. Il comitato organizzatore ha già annunciato che rimborserà le quote di iscrizione dei circa 26mila corridori che si erano iscritti alla corsa, già rinviata lo scorso anno per ovvie ragioni.
Sono stati segnalati nel Paese 26 nuovi casi interni, un focolaio che le autorità di Pechino intendono stroncare subito all'insegna della strategia della "tolleranza zero" perché tra 100 giorni si disputeranno le Olimpiadi invernali. Un evento globale a cui il regime non intende rinunciare.
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