Cerca
Cerca
+

Nikita Mazepin, le fucilate del bad boy della Formula 1: "Non me ne frega niente, ecco chi sono davvero"

  • a
  • a
  • a

Per tutti è il bad-boy della F1: il video sui social in cui palpeggiava un’amica, le accuse di quattro piloti diversi negli altrettanti GP iniziali: Vettel, Giovinazzi, Latifi e Pérez. Ma lui, Nikita Mazepin, attuale pilota della Haas, non si definisce così: “Tutti hanno un’opinione su tutto — ha detto in un’intervista alla Gazzetta — Il 99% delle persone che parlano di me lo fa in base a quel che vedono in tv o sui social, non mi hanno mai incontrato. La loro opinione per me è totalmente irrilevante. Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia in cui siamo molto uniti, con mio padre e altre persone con cui ho vissuto tutti questi 22 anni. La loro è l’unica opinione che conta per me. Ho fatto errori e ne continuo a fare come accade a tutti, e la fortuna di cui dicevo prima è che quando mi succede mi prendo una sberla, mi viene detto di non faro più. Così imparo e miglioro. Sono sicuro di poter sempre dire di essere meglio di quel che ero ieri”.

 


In pista “sono un essere umano e mi capita di sbagliare, di girarmi, di fare incidenti, di fallire un giro — ha aggiunto alla Rosea — Sto lavorando per crescere…”. Nel frattempo il numero 9 si è laureato: “Ho completato i quattro anni in lingue e economia alla MSU, l’università di Mosca. E già prima di Sochi ho cominciato un Master di due anni, sempre alla Msu”.

 

 

 

E non si sa se dovrà fare il servizio militare: “Già, in Russia è obbligatorio — ha concluso — Avevo un po’ di opzioni, potevo aspettare la fine dell’università, o anche scegliere la scuola ufficiali. Ho scelto una cosa del genere, con anche delle attività sportive. Dovrò fare almeno un mese in caserma (presumibilmente nel complesso militare di Balashikha, periferia est di Mosca, ndr). Ma non ci sono preoccupazioni per la stagione 2022: corro per la Russia e penso che si troverà una soluzione, magari facendo altrettante settimane in caserma ma tra loro separate”.

Dai blog