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Juventus-Roma, il rigore e quello che pochi hanno visto: perché non era regolare

Lorenzo Pastuglia
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Juve batte Roma 1-0, ma dopo la partita dell’Allianz non mancano le polemiche. L’episodio finito sotto la lente d’ingrandimento della moviola è il calcio di rigore concesso alla Roma nel primo tempo, fallito però da Veretout e conseguentemente parato dall’ex Szczesny. Il problema? Orsato non ha concesso la ripetuta del calcio di rigore per via dell’ingresso in area anticipato da parte di Chiellini, poi decisivo nell’opposizione a Mancini. Il regolamento in questi casi parla chiaro: il calcio di rigore andava ripetuto, visto che quella di Chiellini (e anche Mancini) è un'irregolarità a tutti gli effetti. In caso di un'invasione di un calciatore attaccante e di un difendente in area, il penalty deve essere ribattuto. Questo per evitare proprio quello che si è verificato, ovvero che qualcuno tragga vantaggio dal movimento anticipato.

 

 

 

 

 

 



Tra le polemiche anche l’azione pre-rigore - Già l'assegnazione del rigore aveva fatto discutere, visto che nell’azione incriminata Abraham è stato contrastato in scivolata da Danilo, che involontariamente ha servito Mkhitaryan pronto a ribattere a rete prima di essere steso da Szczesny. L'arbitro ha fischiato subito il penalty, mentre il guardalinee ha erroneamente alzato la bandierina per segnalare l'offside dell'armeno (inesistente in quanto servito da una giocata di un avversario). Sullo sviluppo dell'azione però Abraham ha segnato, con la Roma che ha protestato a lungo chiedendo a Orsato spiegazioni sul mancato vantaggio. In realtà però anche se si fosse verificato, il gol dell'inglese sarebbe stato da annullare a causa di un tocco di mano di Mkhitaryan, volontario in caduta. Insomma, una partita complessa da giudicare per qualsiasi moviolista.

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