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F1, Bottas vince in Turchia: i sospetti della Red Bull sulla Mercedes, nuovo terremoto

Lorenzo Pastuglia
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Se prima i team puntavano allo sviluppo delle loro vetture nella ricerca di cavalli extra, dal 2021 la questione è diventata controversa: dopo la pandemia da Covid-19, infatti, il regolamento concede ai motoristi una sola evoluzione per ogni componente della power unit omologata nella passata stagione. È questa la ragione per cui la Ferrari ha potuto far debuttare tra Sochi e Istanbul il nuovo Ers, che si sta comportando molto bene sulle monoposto di Leclerc e Sainz. Ma rimane il dubbio sulla Mercedes, che ha invece aggiornato tutto il motore a inizio anno e non dovrebbe essere in grado di migliorare così di netto le prestazioni. In molti sono sorpresi, tra cui anche il team principal della Red Bull, Christian Horner, stupito dalle velocità di punta di Hamilton e Bottas sul dritto.

Horner “sorpreso” dalla Mercedes - “Ultimamente hanno fatto dei significativi passi in avanti – ha spiegato Horner dopo la gara in Turchia – sul piano della velocità di punta in rettilineo. Prima potevamo avvicinarci a loro montando ali più scariche, ma adesso non ci riusciamo più. A Istanbul, Hamilton ha avuto un vantaggio enorme nonostante l’alto carico aerodinamico e noi ci siamo fatti delle domande, chiedendo anche alla Federazione di dare un’occhiata”. E ancora: “L’aumento di velocità sul dritto è stato più alto di quello che normalmente ottieni aprendo il Drs (il Dispositivo di ala mobile che si usa per i sorpassi, ndr). È qualcosa di abbastanza impressionante”. La Mercedes ovviamente rimanda le accuse al mittente: i motori endotermici, sostiene Stoccarda, si degradano con il chilometraggio ed è abbastanza normale che un’unità fresca abbia dato la possibilità alle W12 di spingersi un po’ più in là con le mappature”. Una guerra sul filo di nervi, tra due team che stanno lottando punto a punto per la vittoria nelle classifiche Piloti (Hamilton vs Verstappen) e Costruttori.

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