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Theo Hernandez, Milan e Maldini avvisati: "Assalto in estate", via un altro pilastro?

Federico Strumolo
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A Theo Hernandez bastarono un paio di fenomenali progressioni palla al piede in un'amichevole estiva contro il Bayern Monaco dell'estate del 2019 per folgorare i tifosi rossoneri. Ci ha impiegato un po' di più, invece, per convincere il commissario tecnico della Francia, Didier Deschamps. Il quale, nonostante due anni giocati ad un livello straordinario nel Milan, con tanto di 16 gol e 16 assist, ha aspettato fino a questo settembre per convocarlo in nazionale (il debutto nel 2-0 delle Qualificazioni ai Mondiali contro la Finlandia). 

Quel che è certo, però, è che dopo la strabiliante fase conclusiva di Nations League, con lo splendido gol del 3-2 nella semifinale contro il Belgio ed il decisivo assist per il 2-1 di Mbappé nella finale contro la Spagna (sul risultato di 0-0 ha preso anche una traversa), nemmeno Deschamps potrà più fare a meno di Theo (come di Karim Benzema, altro giocatore non convocato dalla Francia dal 2015 al 2021, e decisivo in Nations League con il gol del pareggio in finale). 


INTUIZIONE DI MALDINI - D'altronde, dal suo arrivo al Milan (per 20 milioni dal Real Madrid nell'estate del 2019, intuizione di Paolo Maldini, uno che il ruolo di Theo lo conosce piuttosto bene) il terzino sinistro francese ha avuto una crescita costante che lo ha portato, oggi, ad essere uno dei migliori (se non il migliore) interpreti del ruolo della fascia mancina. 

 

Hernandez, infatti, è letale in attacco, come testimoniato dal già citato score, grazie ad una qualità nel piede mancina abbinata alle incredibili doti atletiche, che gli permettono di raggiungere picchi di velocità stupefacenti con il suo fisico da 184 cm per oltre 80 kg. Una progressione da sprinter del 24enne francese, con una velocità massima di 35,09 km/h toccati nella sfida casalinga di serie A della scorsa stagione contro il Crotone (in cui trovò anche 1 assist nel 4-0 rossonero). 

 

Numeri che si avvicinano alla leggenda dell'atletica Usain Bolt, che nella finale dei 100 metri del record di 9,58 secondi (stabilito a Berlino nel 2009) corse ad una media di 37,5 km/h. Grazie a queste straordinarie abilità nella corsa, il terzino riesce ad essere devastante in avanti, ma anche un osso duro nell'uno contro uno in fase difensiva. E chissà che una parabola simile a quella di Theo Hernandez non possa essere percorsa da Sandro Tonali. Un altro giocatore determinante nel Milan, ma ancora ignorato dalla Nazionale. 

Il mediano 21enne, infatti, è tra i grandi protagonisti dell'avvio stagionale rossonero, marimane ancora aggregato all'Italia Under 21 (di cui è capitano e trascinatore: oggi alle 17.30 la sfida alla Svezia nelle Qualificazioni agli Europei di categoria). Intanto, a Milanello continua il lavoro verso il ritorno in campo in A. La brutta notizia è l'infortunio per Junior Messias. 

Il brasiliano, reduce dal debutto in rossonero nell'ultima giornata contro l'Atalanta (vittoria 3-2, ma protagonista in negativo con il fallo da rigore che ha riaperto l'incontro), dovrà restare ai box a causa di una lesione del muscolo retto femorale (rischia un mese di stop). Ancora da verificare, invece, le condizioni di Daniel Maldini, rientrato a Milano dal ritiro dell'Italia Under 20 a causa di un'infiammazione al tendine rotuleo. 

Per fortuna di Stefano Pioli, però, ci sono anche note liete: Olivier Giroud è completamente recuperato dal problema alla schiena, mentre Zlatan Ibrahimovic dovrebbe tornare a lavorare con la squadra tra domani e giovedì. Nel mirino c'è il match contro il Verona di sabato.

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