Lewis Hamilton, voci dal cuore-Mercedes: la "disgrazia" al prossimo Gp. La corsa mondiale è finita qui?
In Turchia, la Mercedes è chiamata a difendersi sulla Red Bull sia tra i Costruttori che nel Mondiale piloti, dove Lewis Hamilton ha scavalcato in testa Max Verstappen nell’ultimo GP di Russia ma è in vantaggio di soli due punti (246,5-244,5). Per Stoccarda, però, è concreta la grana-motore, dato che molto probabilmente Lewis dovrà cambiare la Power Unit nei prossimi appuntamenti iridati, così come ha fatto l’olandese a Sochi.
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Dei tre propulsori previsti al massimo nel regolamento, il sette volte iridato ne ha solamente due integri a disposizione, entrambi però con un grande chilometraggio alle spalle (più di 4 mila km). E con il cambio del propulsore, scatterebbe la sanzione e la partenza in fondo alla griglia come capitato a Verstappen, Bottas e al ferrarista Charles Leclerc nell’ultimo GP disputato. Delle problematiche legate al motore della Mercedes, ne ha parlato il quotidiano tedesco Auto Moto Und Sport, lo stesso che ha citato negli scorsi giorni il ricorso respinto della Red Bull sul Plenum di Stoccarda.
“Il team austriaco sostiene di aver sentito che hanno difficoltà sull’albero motore e sulle sedi delle valvole — ha scritto il giornale — Questo non è stato però confermato dal team, con Toto Wolff che ha spiegato: ‘Ci sono delle piccole cose da sistemare, stupidamente sempre diverse. Non c’è uno schema chiaro’”. La Mercedes, dunque, aspetta di fare il quadro complessivo di tutti i problemi per poi prendere una decisione: “Con tutta probabilità non andremo in penalità in Turchia, a meno che Hamilton non abbia un problema — ha commentato ancora Wolff — Ci aspettiamo di avere una lotta serrata con la Red Bull a Istanbul. Ma dopo la Turchia, il cambio di power unit dovrà per forza accadere. Bisognerà programmarla su un tracciato dove siamo molto forti o siamo indietro. O magari in un fine settimana di pioggia. In questo senso, il Messico potrebbe essere una pista Red Bull, e così anche Interlagos”.