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Nations League, Mancini snobba il Milan: Tonali e Calabria decisivi ma il Ct non li ha convocati

Federico Strumolo
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Le convocazioni della Nazionale fanno sempre arrabbiare qualcuno. Questa volta a storcere il naso per le scelte del commissario tecnico sono i milanisti. Nella lista dei 23 chiamati da Roberto Mancini per il gran finale di Nations League (il 6 ottobre la semifinale a San Siro contro la Spagna, il 10 le finali, sia per il terzo posto, sia per la finalissima), infatti, non è presente nessun giocatore rossonero. È presumibile pensare che avrebbe fatto parte della rosa il terzino destro Alessandro Florenzi, ma l'operazione al menisco subita ieri lo terrà ai box per un mese, costringendo il Ct a fare a meno del campione d'Europa. Ma assenze forzate a parte, sorprende particolarmente la decisione di Mancini di rinunciare al terzino Davide Calabria ed al centrocampista Sandro Tonali. Entrambi, infatti, si stanno mettendo in mostra alla grande con la maglia del Milan, ma continuano a non trovare spazio in Nazionale.

 

 

GLI ESCLUSI
Partendo dal mediano, il 21enne sta giocando ad un livello altissimo in questa prima parte di stagione, affermandosi come uno dei migliori centrocampisti del campionato, tra gol (splendida la punizione all'incrocio segnata nella seconda giornata di campionato contro il Cagliari), assist (uno importantissimo nell'1-1 del Milan in casa della Juventus) e prestazioni dominanti in mezzo al campo. Ma nonostante tutto questo, Tonali deve accontentarsi dell'Italia Under 21, di cui è capitano. Mentre, ad esempio, il coetaneo Giacomo Raspadori del Sassuolo, che come il milanista potrebbe dare una grande mano agli Azzurrini di Paolo Nicolato, fa parte dei convocati per la Nazionale maggiore (Tonali con gli Azzurri ha collezionato solamente 3 presenze in partite ufficiali, tutte nella stagione 2019/20, quando giocava ancora nel Brescia). E sebbene la sua stagione sia stata maggiormente complicata rispetto al compagno di squadra, a causa di una fastidiosa elongazione muscolare, può essere ancora più paradossale la situazione di Calabria. Al Milan, infatti, il 24enne è il terzino destro titolare, considerato inamovibile per la capacità di assicurare alla squadra un ottimo apporto in entrambe le fasi, mentre il già citato Florenzi rappresenta solo un'alternativa (per adesso, tra l'altro, solamente come centrocampista di fascia, e non da difensore).

 

 

In azzurro, invece, le gerarchie si invertono: mentre Florenzi ha sempre fatto parte del gruppo di Mancini (salvo, ovviamente, i momenti in cui era fuori per infortunio, come questo), Calabria ha collezionato solo 2 presenze in partite ufficiali (una in Nations League, l'altra nelle Qualificazioni ai Mondiali del 2022), e tutte dalla panchina. Ma a pensarci bene, non è nemmeno la prima volta che il Diavolo viene escluso dalla Nazionale (mentre, curiosità, il Real Madrid non ha convocati nella Spagna). Nella mitica spedizione degli Europei di questa estate, d'altronde, non era presente nessun rappresentante del Milan. Florenzi non si era ancora trasferito a Milano, mentre il contratto di Gianluigi Donnarumma con il club di via Aldo Rossi è scaduto alla fine di giugno, proprio nel bel mezzo della competizione (il capitano rossonero Alessio Romagnoli, invece, non trova più spazio in Nazionale dal novembre del 2019: l'ultima partita giocata contro l'Armenia, nel 9-1 delle Qualificazioni agli Europei 2020, in cui trovò anche il gol). Intanto, continua l'avvicinamento per la squadra di Stefano Pioli all'importantissima sfida di domani (calcio d'inizio alle 20.45) in casa dell'Atalanta. Non ci sarà, si diceva, Florenzi, come Zlatan Ibrahimovic, Tiémoué Bakayoko e Rade Krunic, mentre va verso la prima convocazione Junior Messias. E, ovviamente, a Bergamo saranno in campo gli snobbati Calabria e Tonali. Magari ancora più determinati, per convincere Mancini a puntare finalmente su di loro.

 

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