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Lewis Hamilton, la clamorosa confessione: "Chi è davvero Valtteri Bottas", un caso in Mercedes?

Lorenzo Pastuglia
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Sta per dirgli addio a fine stagione con direzione Alfa Romeo-Sauber, ma Lewis Hamilton non dimenticherà comunque il suo compagno in Mercedes, Valtteri Bottas. Lo ha sottolineato proprio il sette volte iridato inglese in un’intervista con Sky Italia: “Quando ero solo un ragazzo ho incontrato Alonso (nel 2021 tornato in F.1 con l’Alpine, ndr), ero entusiasta e talentuoso, ma non sapevo gestire tutto", dice Lewis.

 

E ancora: "Poi mi sono trovato in posizioni diverse con Kovalainen, con Jenson (Button, ndr) e Nico (Rosberg, ndr). Ho imparato cose diverse da ciascuno di loro”. E ancora: “Ognuno ha rappresentato una sfida una sfida – ha aggiunto Hamilton – non si può mai ignorare il proprio compagno di squadra, perché imparerai da lui o viceversa. Si possono fare errori. Non cambierei nulla del mio viaggio al loro fianco, nel bene o nel male”. 

 



Ritornando sulla definizione di Bottas come suo ‘miglior compagno di squadra’ (definizione che aveva suscitato l’ironia di Nico Rosberg), Hamilton ha cercato di spiegare meglio il suo pensiero: “Bisogna vedere cosa significa questa definizione — ha concluso il pilota di Stevenage —. Siamo in uno sport dove si cerca di vincere due diversi campionati. Entrambi cerchiamo di vincere il titolo piloti, ma il nostro lavoro è vincere anche il titolo costruttori, per cui bisogna lavorare insieme. Per la prima volta ho avuto un compagno di squadra con il quale davvero comunicavo. Non mi era mai successo con altri piloti, prima. È qualcosa di unico. E come essere umano è fantastico. Una volta usciti dalla pista si parla come dei gentlemen, senza nessun trucchetto”.

 

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