Barcellona, Koeman umiliato in Champions ed esonerato? La pista porta in Italia: "Chi vogliono in panchina"
Aria di ribaltone in panchina al Barcellona: nelle prossime ore, Ronald Koeman potrebbe venire esonerato. E in Catalogna girano 4 nomi per il suo sostituto: due sono praticamente debuttanti, due dei ct o ex ct. In ogni caso, nessuna scelta "di primo piano", a testimonianza di come i blaugrana siano in totale confusione a livello gestionale, dal punto di vista sportivo, comunicativo ed economico. Se il drastico abbattimento del tetto stipendi dà la misura del clima che si respira, è sul campo che le cose stanno franando ancora più velocemente: il Barça è ancora a zero punti in Champions League, distrutto dal Bayern Monaco al Nou Camp all'esordio e umiliato dal Benfica. Il 3-0 subito in Portogallo segna quasi sicuramente la fine dell'"innesto olandese" di Koeman. Da giocatore era uno dei fenomeni della generazione Cruyff, che conquistò l'Europa 30 anni fa. Da allenatore, sta fallendo a ricostruire la squadra dopo l'addio di Messi.
L'impressione è che la colpa non solo sua, ma pagherà per primo. Si parla di una riunione d'emergenza alle 4 del mattino una volta rientrati dal Portogallo. C'erano il presidente Joan Laporta, il vice Rafa Yuste, il ds Mateu Alemany ed Enric Masip, braccio destro di Laporta. Sul tavolo, i nomi del sostituto di Koeman. La prima scelta, rischiosissima, è quella di un'altra leggenda blaugrana, Xavi. ex giocatore-chiave dell'era Guardiola e oggi rimasto ad allenare all'Al Sadd, in Qatar, dove aveva finito la carriera da giocatore. La scommessa è di ritrovarsi in casa un altro Guardiola, ma non sempre fila tutto liscio. L'altra ipotesi è Andrea Pirlo, che perlomeno ha maturato una stagione ad alto livello alla Juventus, da cui però è stato sostituito alla svelta. Insomma, non proprio una garanzia. Così come nen sembrano il massimo gli altri due candidati: l'ex ct tedesco Joachim Low, che dopo gli exploit di inizio anni Dieci è sembrato a molti un po' "bollito", e quello del Belgio Roberto Martinez. Spagnolo, nei club si è affermato in Premier con Wigan ed Everton, meritandosi la chiamata dalla Nazionale di De Bruyne e Lukaku. Sulla carta, il Belgio più forte di sempre. Sul campo, però, solo delusioni.