Covid, il campione di sumo Hakuho "stroncato dal virus". Costretto al ritiro, Giappone sotto choc
A 36 anni, Hakuho va in pensione. La leggenda del sumo dopo più di mille vittorie sul ring si ritira per via delle ginocchia sempre più fragili. I maggiori nemici del lottatore sono stati infatti gli infortuni. Per dieci anni lo stesso peso, dai 154 ai 156 chilogrammi. Poi i primi problemi agli alluci e alle ginocchia, che hanno iniziato a cedere. Infine il Covid: Hakuho si è ammalato, nel gennaio 2021, ed è guarito. "Ma nel frattempo il Gran Consiglio degli Yokozuna gli ha lanciato un raro avvertimento dopo che l'uomo di Ulan Bator (diventato cittadino giapponese nel 2019) aveva saltato sei tornei consecutivi: torna a combattere altrimenti sei fuori e ti togliamo lo scettro", rivela il Corriere della Sera.
Così all'inizio del 2021 si è fatto operare al ginocchio destro. Il padre, Jigjidiin Monkhbat, leggendario lottatore della Mongolia e medaglia d'argento alle Olimpiadi del 1968, avrebbe desiderato che giocasse a basket. "Lui invece a 15 anni volle trasferirsi in Giappone per darsi anima e corpo alla 'lotta degli dei'. Alto un metro e novanta pesava appena 62 chilogrammi. Il suo nome di battesimo, Davaajargal, fu cambiato in Hakuho (l'uccello bianco della mitologia cinese). E nel giro di tre anni lo spilungone mise su chili e potenza, facendosi strada tra i migliori", ricorda il Corriere.
Quello che all'inizio del Novecento era lo sport nazionale del Sol Levante è diventato folklore per turisti, soppiantato dal baseball e dal football. Dieci anni fa uno scandalo di tornei truccati aveva messo in ombra il sumo agli occhi dei giapponesi. Proprio Hakuho gli ha ridato smalto. E ora potrà aprire la sua scuola: "Voglio dare agli altri almeno un po' di quanto ho ricevuto", ha confessato.