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Massimo Allegri bocciato da Luciano Moggi: "La Juventus paga i suoi errori", pesanti capi d'accusa

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Se ne sentono dire di tutti i colori sulla Juve, anche perché la squadra bianconera fa più notizia quando perde o non riesce a vincere. Di questi tempi le piovono critiche da tutte le parti perché il passo dei bianconeri non è certamente spedito come in passato: pesano infatti i due punti dopo quattro giornate e la penultima posizione della classifica. Di conseguenza i teatrini televisivi sono in piena attività, con ognuno a dire la sua e la gente ad ascoltare come se fossero depositari della verità. Dovendo anche noi addentrarci nel merito della gara, lo facciamo con estrema cautela e non per dimostrare che sappiamo di calcio più di altri, ma per ristabilire certe verità tramandate alla gran massa in maniera abbastanza confusa. È vero che la Juve ha giocato un primo tempo alla grande, ma meno bene il secondo dove il Milan, in svantaggio, ha preso il bastone del comando riuscendo anche a pareggiare. Ma è anche vero che nel primo tempo i migliori erano stati Dybala, Morata, Chiellini, Cuadrado, attorno ai quali giravano bene gli altri, con Chiesa purtroppo in panca, ma in attesa di essere utilizzato.

 

 

 

 



FUTURO E PRESENTE - Ora, se è vero che questa squadra deve avere un futuro con i giocatori di cui sopra (fatta eccezione purtroppo per Chiellini per limiti di età), e se è vero che con i predetti in campo la Juve stava dominando nel primo tempo, ci sarebbe da domandarsi perché, nella seconda parte della gara, i medesimi siano stati gradatamente tolti tutti dalla competizione, a parte Morata per infortunio, senza pensare minimamente che l'intero complesso ne potesse risentire. Domanda ovviamente per Allegri, per sapere se siano stati gli stessi giocatori a chiedere di essere sostituiti o se lui, al contrario, ha ritenuto di sostituirli: anche per evitare che qualcuno possa prendersi licenza di suggerire al mister che gli esperimenti si possono fare durante la settimana negli allenamenti, meno in partita. Era infatti scontato che gli avversari avessero più libertà di offendere e meno paura diessere offesi trovandosi davanti Kean anziché Morata, o Chiesa relegato addirittura in panca. Che giocassero con maggior tranquillità non avendo più da guardare a vista Dybala che, fino a quel momento, era stato il migliore dei suoi, o non dovendo più cercare Cuadrado in mezzo al campo visto che il colombiano aveva tolto ogni punto di riferimento all'avversario alternandosi spesso nella posizione con Dybala. Cose queste ci ha fatto intravedere la seconda parte della gara, tanto da far sorgere il sospetto che non sia stato un calo della Juventus, ma piuttosto l'errore per aver tolto troppa qualità dal campo bianconero. Da parte nostra abbiamo visto un progresso della squadra. Sarà comunque la partita di domani contro lo Spezia, reduce dalla vittoria esterna sul Venezia, a confermare o meno le nostre impressioni: noi vediamo i bianconeri favoriti. Così come vediamo l'Inter favorita per la corsa al titolo e non per il 6-1 rifilato al malcapitato Bologna, bensì per lo spettacolo di calcio offerto al Meazza dai nerazzurri. E stasera, al Franchi, la squadra nerazzurra dovrà vedersela contro una Fiorentina rinata sotto la guida di Italiano, che ha vinto le ultime due partite in trasferta prima in casa dell'Atalanta e poi in casa del Genoa. Potrebbe venirne fuori un pareggio spettacolare.

 

 

 




LA DEA SOFFRE - Soffre l'Atalanta a Salerno ma porta via i tre punti. In casa contro il Sassuolo non avrà certamente vita facile, ma la vediamo vincente. Così come il Milan in casa contro il Venezia. Più difficile ma possibile il compito del Napoli a Marassi contro la Sampdoria, vincente ad Empoli(3-0). Stupisce la sconfitta della Roma a Verona perché i giallorossi erano primi a punteggio pieno mentre l'Hellas viaggiava a zero punti, ultima in classifica. Può essere un incidente di percorso anche se il segnale di una certa fragilità difensiva dei romanisti si era avvertito contro il Sassuolo, nonostante la vittoria. Sarà la gara interna contro l'Udinese a chiarirci le idee, alla stessa stregua di Torino-Lazio per quanto riguarda gli uomini di Sarri, specialmente dopo il pari sofferto imposto loro dal Cagliari all'Olimpico.

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