Juventus, la sfuriata di Allegri: "Ve lo dovete mettere in testa", perché ora il Milan ha paura
"Nella testa ci deve essere la cattiveria per vincere". Lo dice sempre Massimiliano Allegri ai suoi. Nel frattempo l’operazione Milan, avversario di domenica allo Stadium, è iniziata con un allenamento intenso sotto gli occhi del presidente Andrea Agnelli, dell’ad Maurizio Arrivabene e del dg Federico Cherubini. Anche perché dopo l’avvio a rilento delle prime tre giornate (un punto tra Udinese, Empoli e Napoli). i segnali giunti dall'ultimo allenamento sembrerebbero positivi. L'allenatore bianconero sta lavorando sui suoi giocatori. "e questi sembrano seguirlo con applicazione e serietà tanto sugli aspetti tecnico-tattici quanto su quelli caratteriali", rivela Tuttosport.
Ma l’Allegri bis, a differenza del passato, deve lavorare più sui giovani bianconeri a cui va trasmesso fin da subito cosa significhi giocare in un top club. "Alla Juventus ogni pallone può farti vincere o perdere lo scudetto. Nella fatica, se molli un attimo, ti portano subito via la palla. Nella testa ci deve essere la cattiveria per vincere". L'obiettivo è che la partita di domenica contro il Milan si trasformi nel vero inizio del campionato.
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La formazione che dovrebbe scendere in campo è già nella testa del mister. Un 4-3- 3 trasformabile in 4-2-3- 1 grazie all’avanzamento di Adrien Rabiot, sempre più prezioso come arma tattica grazie al suo mix di fisicità e dinamismo. Poi Szczesny in porta, linea a quattro con Danilo e Alex Sandro sulle fasce, Bonucci e De Ligt in mezzo; centrocampo “storto” - come lo ha ribattezzato Allegri - con Bentancur, Locatelli e Rabiot pronto a sdoppiarsi: un po’ mezzala da 4-3-3 e un po’ più alto nel 4-2-3-1. In attaco Cuadrado, Morata e Dybala,