"Nella testa ci deve essere la cattiveria per vincere". Lo dice sempre Massimiliano Allegri ai suoi. Nel frattempo l’operazione Milan, avversario di domenica allo Stadium, è iniziata con un allenamento intenso sotto gli occhi del presidente Andrea Agnelli, dell’ad Maurizio Arrivabene e del dg Federico Cherubini. Anche perché dopo l’avvio a rilento delle prime tre giornate (un punto tra Udinese, Empoli e Napoli). i segnali giunti dall'ultimo allenamento sembrerebbero positivi. L'allenatore bianconero sta lavorando sui suoi giocatori. "e questi sembrano seguirlo con applicazione e serietà tanto sugli aspetti tecnico-tattici quanto su quelli caratteriali", rivela Tuttosport.
Mario Sconcerti, la crisi di Juventus e Max Allegri: "Il vero problema? Il rapporto tra Andrea Agnelli e John Elkannn"
Sui pronostici Mario Sconcerti è rivedibile, ma sull'analisi della crisi della Juventus appare, oggi, diffici...Ma l’Allegri bis, a differenza del passato, deve lavorare più sui giovani bianconeri a cui va trasmesso fin da subito cosa significhi giocare in un top club. "Alla Juventus ogni pallone può farti vincere o perdere lo scudetto. Nella fatica, se molli un attimo, ti portano subito via la palla. Nella testa ci deve essere la cattiveria per vincere". L'obiettivo è che la partita di domenica contro il Milan si trasformi nel vero inizio del campionato.
Juventus, Max Allegri in Champions League ritrova i sudamericani, ma perde Chiesa e Bernardeschi
Un disastroso avvio in campionato non avveniva dal 2015-16, che però si chiuse con lo scudetto. La Juve quindi pr...
La formazione che dovrebbe scendere in campo è già nella testa del mister. Un 4-3- 3 trasformabile in 4-2-3- 1 grazie all’avanzamento di Adrien Rabiot, sempre più prezioso come arma tattica grazie al suo mix di fisicità e dinamismo. Poi Szczesny in porta, linea a quattro con Danilo e Alex Sandro sulle fasce, Bonucci e De Ligt in mezzo; centrocampo “storto” - come lo ha ribattezzato Allegri - con Bentancur, Locatelli e Rabiot pronto a sdoppiarsi: un po’ mezzala da 4-3-3 e un po’ più alto nel 4-2-3-1. In attaco Cuadrado, Morata e Dybala,