Tokyo 2020, inglese dopato: la 2° provetta conferma, squalifica. Ora chiedano scusa a Marcell Jacobs
La Gran Bretagna perderà l’argento olimpico della 4x100 maschile conquistato il 6 agosto a Tokyo alle spalle dell’Italia (battuta di un centesimo di secondo). L’International Testing Agency (ITA), esito della seconda provetta alla mano, ha infatti confermato la positività al controllo effettuato dopo la finale del primo frazionista, il 27enne CJ Ujah, a Ostarine e S-23, sostanze vietate. L’atleta, già sospeso, verrà squalificato.
Adesso spetterà al Tas riscrivere la classifica della gara, con l’argento che passerà al Canada di Andre De Grasse e il bronzo alla Cina di Su Bingtian. Con buona pace di certa media d’Oltremanica che, dopo i successi di Marcell Jacobs nei 100 e appunto del quartetto azzurro nella staffetta (completato da Filippo Patta in prima, Fausto Desalu in terza e Filippo Tortu in quarta), avanzò dubbi e perplessità.
"Mi fa sorridere pensare che coloro che hanno parlato senza pensare a quel che dicono ora devono piuttosto guardare a casa loro. Io ho lavorato tanto, mi sono sacrificato e non ho voluto dare peso a persone che non sanno quello che dicono». Così Marcell Jacobs, medaglia d’oro nei 100 metri e nella staffetta 4x100 all’Olimpiadi di Tokyo, aveva commentato la vicenda della positività al doping del britannico Chijindu Ujah.