Ferrari, il retroscena di Binotto: "Niente di costruito, perché sono i migliori". Ciò che non sapete su Leclerc e Sainz
Si alza il sipario sul Gp di Monza, appuntamento storico per il circus della Formula 1. Un weekend che però, è il segreto di Pulcinella, per le Ferrari sarà durissimo, anche se far peggio del doppio ritiro dopo il disastro in qualifica dello scorso anno appare oggettivamente difficile. E a parlare del futuro di Maranello, intervistato da Repubblica, è Mattia Binotto, team principal del Cavallino.
Binotto insiste sullo "spirito di squadra", "una cosa a cui io tengo molto, si creano le giuste basi per un gruppo vincente", spiega. Ma basterà per tornare alla vittoria? "In F1 non esiste la bacchetta magica, si costruiscono le vittorie o i cicli col tempo e con pazienza, lavorando sulle persone, sulle risorse, sui processi. Guardando agli ultimi 30 anni, penso a Williams, McLaren, Red Bull, Mercedes e anche noi, i cicli sono sempre stati caratterizzati da squadre che hanno avuto la forza e la calma di costruire le fondamenta necessarie. Spesso è capitato con dei cambi regolamentari significativi: per la Williams fu l'elettronica, l'aerodinamica per la Red Bull, l'ibrido per la Mercedes. Noi cresciamo passo dopo passo e per me, ripeto, è anche una questione di cultura, di identità, di persone. Non l'abbiamo mai pubblicizzato, ma in questi ultimi tre anni abbiamo assunto 30 persone da altri team. Siamo di fronte ad altre squadre tutte molto forti, come la Mercedes e la Red Bull, ma non mi sento da meno", replica il team principal.
Dunque, una battuta su Charles Leclerc e Carlos Sainz. Quando gli chiedono se vede nella stessa coppia la leadership di Michael Schumacher, Binotto risponde: "Penso sia la coppia di piloti migliore in griglia. Vanno d'accordo davvero, non c'è niente di costruito, e hanno capito sin da subito l'importanza di mettere la squadra al centro del progetto e se ne stanno facendo carico, lavorando insieme e con gli ingegneri. E questa per me è leadership. Il loro apporto alla vettura 2022 è decisivo".
E a quel punto la domanda sul progetto della Ferrari per il 2022: a che punto siamo? "Molto avanzato, anche perché ci sono delle esigenze produttive, è il momento di iniziare a costruire e produrre il telaio per averlo pronto per dicembre, così come il cambio e le sospensioni. Il concetto vettura è insomma già stato scelto. Stiamo ancora lavorando sulle forme esterne, l'aerodinamica, gli alettoni, la carrozzeria ma anche sulla power unit, anche qui l'architettura è fissa ma adesso si tratta di sviluppare gli ultimi dettagli di prestazione e affidabilità, per gennaio dovrà essere completato. E sarà molto innovativo", garantisce Binotto. Insomma, incrociamo le dita...