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Italia, la cupa profezia di Mario Sconcerti: "Troppi big fuggiti in fretta", per Roberto Mancini finisce male?

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Dopo la vittoria sulla Lituania, il ct dell’Italia, Roberto Mancini, ha allontanato le illazioni su presunte pressioni ricevute dai club per non schierare calciatori che sarebbero stati necessari alle partite in programma in campionato, come Napoli-Juventus. "Io non ho ricevuto telefonate. Cerchiamo di salvaguardarli o metterli nelle condizioni di tornare prima come abbiamo fatto con i giocatori che avevano fatto due partite". E poi su Zaniolo, che, indisponibile, ha scelto di restare: "Una delle qualità del gruppo che ha vinto l’Europeo è stata l’unione. L’amicizia è un collante che ci ha permesso di dare qualcosa in più. Questi ragazzi hanno un grande futuro. Dipende da loro", ha spiegato.

 

 

Chi non vede tutto rose e fiori sull'attaccamento ai colori azzurri da parte di alcuni big della Nazionale è Mario Sconcerti: " Dieci giocatori che tornano a casa infortunati dopo due partite non li ho mai sentiti. Si è sempre combattuto per restare fino all'ultimo minuto con la Nazionale, adesso si scappa in fretta. Forse qualcosa deve rivedere anche Mancini nel suo modo di fare il conduttore. Sembra più inquoeto, fuori dalla vecchia razza. Non sono malattie, sono piccoli sintomi. Ma è come se fosse diminuita l'allegria di tutti", scrive sul Corriere della Sera.

 

Entrando poi sul piano tecnico Sconcerti scrive che, "fa piacere vedere l'Italia segnare con tanta facilità, ma il miglioramento è indistinguibile, dipende prima di tutto dalla pochezza della Lituania. Gli esperimenti, o le emergenze, hanno valore quando le condizioni sono al tuo livello. Se c'è troppa differenza si scade nell'allenamento. Fa bene al morale, ma non dice niente di serio sullo stato di salute. Sono analgesici: va via il dolore, non il problema", sottolinea il giornalista.

 

 

 

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