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Cristiano Ronaldo, il ritorno a Manchester? "Questione di portafoglio": il trucchetto per non pagare le tasse

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Si sono scritti fiumi di parole sul ritorno di Cristiano Ronaldo al Manchester United. Un trasferimento che ha fatto felice un po’ tutte le parti in causa, compresa la stampa britannica, che ha potuto parlare di scelta di cuore e quant’altro. Di certo c’è che con l’aggiunta del fuoriclasse portoghese, il club di Manchester può puntare con più forza alla Champions League, avendo già una rosa di enorme valore tecnico.

 

 

C’è però una motivazione di portafoglio di cui si parla molto poco, ma che in realtà è stata decisiva nella scelta di CR7 di tornare in Inghilterra. Già tre anni fa, al momento di approdare a Torino, il portoghese si era mostrato molto attento alle questioni economiche e finanziarie: firmando con la Juventus, ha beneficiato della flat tax introdotta dal governo Gentiloni. Come qualunque straniero, Ronaldo pagava un forfait di 100mila euro l’anno su tutti i redditi provenienti dall’estero, ovvero le sponsorizzazioni milionarie.

 

 

Un incentivo mica da ridere, ma adesso il trasferimento al Manchester United è addirittura più conveniente da questo punto di vista. Come rivelato dal Sole 24 Ore, il portoghese beneficerà di un bonus chiamato “Res non Dom”, residenti non domiciliati: chi vive e lavora in Inghilterra, ma ha la sua “casa permanente” in un altro Paese non vede tassati i propri redditi, che risultano esteri e non importati nel Regno Unito.

 

 

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