Kimi Raikkonen, il più strepitoso disastro: sbronzo marcio per 16 giorni? Sullo yacht, col casco in testa...
Conosciuto come l’Uomo di ghiaccio Kimi Raikkonen ha annunciato l'addio alla Formula 1. Molti però raccontano che sia molto espansivo, divertente e generoso. A dargli il soprannome è stato Ron Dennis, il patron della McLaren. Uno degli episodi più incredibili della carriera è accaduto al Gran Premio di Montecarlo del 2006: "Il motore della McLaren va in fumo. Kimi invece di tornare nel paddock, rilasciare le interviste di rito e fare il punto con la squadra, si dirige verso il suo yacht ormeggiato all’altezza delle Piscine. Sale la scaletta con ancora tuta e casco in testa. Poi si cambia, sorseggia una birra e osserva la fine del Gran Premio. 'La barca era a due passi e poi la mia gara era finita, che c’è di strano?", ricorda il Corriere della Sera.
Altro gustoso episodio è quello del 2012, Kimi è tornato a "guidare ad altissimi livelli sulla Lotus Renault progettata da James Allison. Arriva secondo in Bahrein e insieme all’amico Kimmo Pikkarainen, giocatore di hockey – Kimi aveva iniziato con l’hockey come molti finlandesi, ma poi ha lasciato perdere perché doveva svegliarsi troppo presto la mattina per allenarsi - partecipa a una festa organizzata dal principe bahrenita. Le celebrazioni durano una settimana e più, Kimi poi vola a Helsinki dove la baldoria continua. Arriva a Barcellona – racconterà di ricordare pochissimo di quei 16 giorni sfrenati-, corre al Montmelò e arriva terzo", ricorda sempre il Corriere.
"L’alcol a volte allevia lo stress", scriverà poi Raikkonen nella sua biografia. E' al secondo matrimonio e, sembra, aver messo la testa a posto. "Non fa più festa fino all’alba, non si sveglia in camere di hotel sconosciute (una volta sbagliò stanza non si sa come riuscì ad entrare e il proprietario della camera lo trovò addormentato nel suo letto), non lotta più per le prime posizioni, ma in fondo non è cambiato. Mancherà alla F1", conclude il Corriere.
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