Gigio Donnarumma, il lutto: "Ti renderò orgoglioso". Una bruttissima storia: si finisce dai carabinieri
Per Gianluigi Donnarumma, ex portiere del Milan, sono arrivati attacchi e gravi minacce proprio nel giorno della morte di Ferdinando Gargiulo, vigile urbano 65enne, zio di Gigio. Fatale un infarto mentre era al lavoro. Inizialmente gli era stata diagnosticata una colecisti. Dopo la sua morte la famiglia ha presentato una denuncia ai carabinieri. Lo zio del calciatore era stato ricoverato e poi dimesso, ma dopo 48 ore dal ritorno a casa è arrivato il decesso.
L'addio del portierone campione d'Europa per l'amato zio è stato appassionato: ““Giggi’ semb numero 1″… sempre con me zio Ferdi. Ti renderò orgoglioso, lo prometto“. Ma a Milano, nelle stesse ora della perdita dell'amato zio, l'ex portiere del Milan è stato fatto attacco di due durissimi striscioni di contestazione affissi dai suoi ex tifosi: “Donnarumma ingrato bastardo, fai più schifo di Leonardo“. Mentre nel secondo: “Donnarumma noi gli infami non li dimentichiamo, stai attento quando girerai per Milano“.
Nessuna viene, nemmeno l'ex dirigente regista dell'operazione, nella folle ossessione inqualificabile di una frangia della tifoseria rossonera, che – assieme alla mediazione dell'agente Mino Raiola – ha fatto sì che il portiere arrivasse a scadenza di contratto e partisse a parametro zero per il Psg. Dollarumma è il soprannome che gli è stato affibbiato in maniera dispregiativa per sottolinearne l'attaccamento ai soldi più che alla maglia. Ma stavolta si è superato il limite.
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