Tennis, Medvedev furioso col cameraman: "Non doveva essere lì". Raptus in campo, come lo riduce
Una furia improvvisa ha travolto il tennista russo Daniil Medvedev durante la semifinale del Masters 1000 a Cincinnati contro il connazionale Andrej Rublëv. Il 25enne di Mosca ha perso le staffe quando, nel bel mezzo di un tentativo di recupero, è finito contro una telecamera presente a bordo campo. Al grande spavento da parte di tifosi e addetti ai lavori si è aggiunta poi la furia del giocatore, che ha rifilato un calcio alla camera e se l'è presa con l'arbitro.
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L'incidente è avvenuto all'inizio del secondo set, quando Rublev ha mandato fuori campo Medvedev. Il gran dritto di Andrej ha costretto il connazionale a tentare un recupero a fondo campo. Il 25enne - pericolosamente lontano dal terreno di gioco - nel suo tentativo di corsa è finito contro una delle postazioni riservate ai cameraman per la trasmissione delle immagini. Medvedev, come riporta FanPage, sarebbe riuscito a evitare per un pelo l'impatto con la testa. Con la spalla e la mano, però, ha poi spinto la camera che è finita a terra.
A Cincinnati è sceso il gelo. Il tennista ha accusato subito dolore alla mano. Anche se poi ha deciso di risolvere tutto scambiandosi il 5 con il cameraman travolto. In seguito, puntando il dito contro il giudice di sedia, si è lamentato: "Non te ne frega niente dei giocatori. Ho detto dopo la prima partita che questa telecamera non doveva essere lì. Siamo in semifinale e mi fa male la mano". L'arbitro, allora è intervenuto scendendo dalla sua postazione per assicurarsi delle condizioni del giocatore. Medvedev, alla fine, è riuscito a proseguire la sfida. Al termine della semifinale, però, ad avere la meglio è stato Rublev, che ha conquistato così la finale del Masters.
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