Calcio, sì al Green pass ma no agli abbonamenti: la trovata anti-crisi delle società per accedere allo stadio
Il tanto atteso ritorno dei tifosi negli stadi italiani è sempre più vicino, ma con quali modalità? I sostenitori più fedeli resteranno delusi dalla mancata possibilità di sottoscrivere gli abbonamenti. La linea generale dei club di serie A (che partirà tra sette giorni, con Inter-Genoa e Verona-Sassuolo sabato alle 18.30) è infatti quella di non aprire campagne abbonamenti senza il 100% di capienza degli stadi. Sia per una questione di normative - se ad esempio una regione dovesse passare in zona gialla, gli stadi potrebbero ospitare solo 2500 spettatori - che di convenienza.
IDEA CAGLIARI
Le condizioni attuali - con gli impianti che potranno essere riempiti solo per metà in zona bianca - risultano poco vantaggiose per le società, che preferiscono vendere i singoli biglietti. Con il 50 % di capienza, infatti, i club non avranno grossi problemi a liquidare tutti i tagliandi, sfruttando anche la voglia dei tifosi di tornare a sostenere la propria squadra dal vivo. È evidente, dunque, che un abbonamento- che costa molto meno rispetto al totale dei soldi che si spenderebbero per tutte le 19 partite casalinghe della stagione - risulti poco intelligente per la società, che punta sull'incasso del botteghino per dare respiro ai bilanci disastrati dagli effetti della pandemia. Per il momento, solo il Cagliari sta portando avanti concretamente l'idea di un mini abbonamento per un numero di gare da definire (una strada che, più avanti, potrebbe intraprendere anche il Venezia, che intanto è alle prese con i lavori di ristrutturazione dello stadio Penzo, che dureranno almeno fino al 19 settembre: fino a quel momento giocherà a Ferrara), mentre altre società- tra cui il Milan- prenderanno una decisione definitiva più avanti, anche perché il debutto casalingo avverrà solo dalla seconda giornata (per il Diavolo, il 29/8 alle 20.45 proprio contro il Cagliari). Ad oggi, dunque, per assistere agli incontri di serie Abisognerà necessariamente acquistare il biglietto del singolo evento, anche se i vecchi abbonati potranno comunque sfruttare delle prelazioni. Ad esempio, la Juventus ha dato precedenza agli ultimi abbonati, prima di dare il via alla vendita libera per la sfida del 28/8 contro l'Empoli. Stessa manovra attuata dall'Udinese, con tariffe ad hoc, per il debutto del 22/8 proprio contro la Vecchia Signora. Ed oltre alla prelazione, ci sarà la possibilità di utilizzare appositi voucher per scaricare il credito vantato da chi aveva acquistato l'abbonamento nella disgraziata stagione 2019/20.
SCAGLIONATI
Quel che è certo è che andare allo stadio, come è ovvio che sia, non sarà uguale a prima del Covid. Per accedere all'impianto saranno necessari certificazione verde e documento di identità, oltre ovviamente al biglietto, verrà rilevata la temperatura corporea e sarà obbligatorio indossare la mascherina. C'è anche chi, come la Roma, studia ingressi scaglionati ad orari, mentre ovunque i posti saranno distanziati (con occupazione a scacchiera), per la rabbia di tanti ultras. Varie tifoserie organizzate, come quelle di Genoa e Spezia, hanno già esternato il loro dissenso per le limitazioni in atto, minacciando di disertare lo stadio. Ma, d'altronde, è questo il tifo in tempi di pandemia.
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