Tokyo 2020, la sparata di Donald Trump contro le calciatrici Usa: "Solo bronzo perché maniache di sinistra"
Donald Trump non smette di far discutere. Questa volta l'ex presidente americano ha usato il mancato oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020 per attaccare la squadra americana di calcio femminile. La giustificazione della medaglia di bronzo è però alquanto bizzarra: "Se la nostra nazionale di calcio femminile, guidata da un gruppo di estremiste radicali di sinistra, non fosse così 'impegnata' avrebbe vinto l'oro invece del bronzo. Ma essere 'impegnate' in quel modo significa perdere, è tutto sbagliato e certamente lo è questa nostra squadra".
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Per il tycoon il team Usa ai Giochi giapponesi è guidato "da maniache di sinistra". Motivo questo secondo Trump che ha impedito alle giocatrici di ottenere la medaglia più ambita. Finita qui? Neanche per sogno. L'ex presidente non ha lesinato critiche a Megan Rapinoe, la 36enne calciatrice della nazionale statunitense, autrice anche di una doppietta contro l'Australia nella finale per il terzo posto (vinta 4-3).
La giocatrice è attiva in molte battaglie, assieme alle compagne, contro le discriminazioni salariali tra uomini e donne ed è una paladina dei diritti Lgbt+: "La donna con i capelli color porpora - scrive Trump - ha giocato male e perde troppo tempo pensando a politiche e cause di estrema sinistra, senza fare il suo lavoro. I tecnici dovrebbero sostituire certe calciatrici 'impegnate' con delle vere patriote e così si tornerà a vincere di nuovo". Tra la squadra e Trump non ci sono mai stati ottimi rapporti. Lo dimostra il declino dell'invito da parte della squadra femminile alla Casa Bianca. Proprio nel 2019, dopo aver vinto il Mondiale in Francia.